"Sul Cammino dell'Essere": viaggio sui colli bolognesi alla scoperta di se - EIDOS, corsi massaggi olistici, meditazione, Rimini Cesena
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“Sul Cammino dell’Essere”: viaggio sui colli bolognesi alla scoperta di se

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“Sul Cammino dell’Essere”: viaggio sui colli bolognesi alla scoperta di se

“Sul Cammino dell’Essere”: viaggio sui colli bolognesi alla scoperta di se

I viaggi di EIDOS: storia, cultura, natura, escursioni, pratiche energetiche e meditative

Viaggio alchemico e alternativo alla scoperta di se


• Date: dal 3 al 10 Agosto 2024

Il corso è terminato e le nuove date non sono ancora state fissate. Se ti interessa questa opportunità formativa lasciaci la tua email e ti avviseremo non appena tornerà disponibile.

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• Docenti: Catia Massari
Viaggio in collaborazione con Valerio Tommasini

• Costo della sola esperienza: € 700

👉 Il costo comprende:
I laboratori, gli insegnamenti, le guide e le visite dei luoghi.
👉 Tutto il resto è a carico partecipante:
Pernottamento in struttura scelta dal partecipante, pasti, viaggio e tutto ciò che concerne la propria persona.

– È necessario dare un acconto del 30% che non verrà restituito in caso di disdetta da parte del partecipante
– Per informazioni su eventuali sconti e su pagamenti personalizzati contatta la segreteria all’indirizzo email segreteria@eidosformazione.it


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Introduzione

Ad Agosto 2024 abbiamo organizzato un viaggio alla scoperta dei colli bolognesi. L’Alchimia sarà la scienza che ci guiderà in questo viaggio alla scoperta di chi siamo in cui, attraversando uno dei luoghi più belli ed interessanti dell’Emilia Romagna, faremo la conoscenza di diverse realtà che ci sosterranno nelle tante pratiche e conoscenze che ci aspettano in questo Viaggio di Eidos.

Camminate in natura che si integreranno con ricerche storiche alla conquista di quel sapere che altro non è che sete di conoscenza di se. Rocchetta Mattei con la sua storia meravigliosa e simbolica ci affiancherà nella conoscenza del Museo dei Tarocchi per poi andare a vivere un bellissimo incontro con il gruppo studi Cesare Mattei. Le camminate mattutine ci faranno scoprire i tesori dei Colli Bolognesi con le Grotte di Soprasasso e il Borgo La Scola, la Chiesa di Riola e le Grotte di Travertino di Labante, la Sorgente e la Cascata di San Cristoforo, il Lago di Suviana e Montovolo.

Tanti percorsi che ci faranno incontrare simboli e conoscenze di cui siamo gli eredi, nostro malgrado, senza saperlo. La terra d’Italia racchiude un mondo sotterraneo di cui nulla si racconta se non le cose più superficiali e utili ad una conoscenza limitante delle proprie radici.

Queste sono alcune delle località che andremo a visitare e che saranno lo spazio dei nostri laboratori alchemici dove spiritualità e scienza si incontreranno in un’unione alchemica.

E’ necessario conoscere la nostra nazione il nostro paese, sapere di cosa ci parlano le nostre radici per poter comprendere chi siamo e perché siamo nati proprio qui.


Programma in via di definizione


Rocchetta Mattei

Rocchetta Mattei è uno dei più bei castelli d’Italia, con una storia misteriosa legata alla figura del Conte Cesare Mattei. Fu proprio questo politico e letterato italiano a volerne la realizzazione, scegliendo di costruirla sulle rovine della vecchia Rocca di Savigno.

Il suo aspetto fiabesco nasconde un’intricata rete di corridoi, stanze e passaggi segreti, che vengono visitati ogni anno da migliaia di persone. Se anche voi volete scoprirli con i vostri occhi, allora non vi resta che partecipare al Viaggio di Eidos “ Sul Cammino dell’Essere”.

Il Castello di Rocchetta Mattei rimane situato all’interno del comune di Grizzana Morandi, più precisamente in località Ponte. Si trova vicino a Bologna, dalla quale dista all’incirca 50 chilometri.

Tutta la struttura è adagiata sulla cima di un rilievo alto ben 400 metri: a fare da sfondo spiccano le montagne dell’Appennino settentrionale, che creano una suggestiva cornice. È anche per questo motivo che la Rocca è considerata uno dei punti migliori da dove ammirare i Colli Bolognesi.

Per vedere la Rocca è obbligatoria la prenotazione di una visita guidata che permetterà di addentrarsi in ogni stanza per un’esperienza unica e irripetibile.

I percorsi di visita hanno una durata di circa un’ora e un quarto e partono dall’ingresso principale, dove una targa commemorativa celebra la memoria del Conte Mattei. Segnaliamo invece ai proprietari di animali che purtroppo non è possibile entrare nella struttura con cani, anche se di piccola taglia.


Museo dei Tarocchi

Nel piccolo borgo di Riola, situato su un’antica via di transito medievale tra Pistoia e Bologna, nel 2007 è nato il Museo Internazionale dei Tarocchi, grazie all’iniziativa, dedizione e determinazione di due grandi studiosi: Morena Poltronieri ed Ernesto Fazioli. Questi due ricercatori hanno scritto più di quaranta libri di storia, filosofie antiche, antropologia, ruolo della divinazione in epoche diverse, arte ermetica e cultura, e infine hanno fondato una casa editrice specializzata. Da ciò è nato il desiderio di una sede stabile per ospitare opere d’arte e mazzi di Tarocchi da tutto il mondo.

Il luogo scelto è un imponente edificio storico in sasso del XVII secolo, restaurato in modo da diventare il primo museo al mondo dedicato ai Tarocchi come forma d’arte. Qui sono ospitate le opere originali di grandi artisti che hanno affrontato i temi dei Tarocchi: Renato Guttuso, Franco Gentilini, Enrico Baj, Hermann Haindl, Osvaldo Menegazzi, Arnell Ando, Renato Meneghetti, Andrea Picini, Jacob Kunstmann, Catia Plate, Will Parfitt, Rachel Pollack, Robert Place e molti altri, creando una collezione internazionale unica. Ci sono anche raccolte di mazzi da tutto il mondo: dall’India del XVII secolo, dall’Africa in legno, dalla Nuova Zelanda, Stati Uniti, mazzi sia storici che contemporanei.

Non mancano libri antichi e pubblicazioni editoriali della casa editrice Mutus Liber: un ricco catalogo di libri tematici e Tarocchi d’arte in edizione limitata e con le firme originali degli artisti, spesso impreziositi da interventi eseguiti a mano.

Accanto ai Tarocchi classici da ammirare (pittura, grafica, scultura, video, performance), ce ne sono altri per i quali la vista non è necessaria: Arcani da gustare e assaporare, Arcani da toccare e riconoscere al tatto, Arcani da annusare e anche Arcani da ascoltare, nel primo mazzo musicale realizzato nel mondo, Le Voci degli Arcani, composto da Giovanni Pelosini e interpretato da Giovanni Imparato.

Il Museo vanta una banca dati per la conservazione del patrimonio storico e culturale, una biblioteca di oltre duemila volumi, un bookshop con i libri e mazzi della casa editrice. Propone seminari, convegni, laboratori tematici per bambini e adulti.

Il Museo organizza spesso eventi culturali, festival dei Tarocchi, mostre e visite guidate, in una sorta di foresta di simboli che affascina e stimola le emozioni con la sua particolare atmosfera.


Grotta di Soprasasso

In queste grotte gli eventi naturali come pioggia, vento e umidità, hanno nel tempo modellato la roccia creando insenature e scolpendola in strani e perfetti disegni, in un gioco fantasioso e perfetto.

Per la geomorfologia si tratta di tafoni, cavità alveolari subsferiche che si formano in rocce come l’arenaria, granulosa e con pareti lisce. Le cause più certe sembrano essere l’azione del vento o, in ambiente marino, il sale che si deposita sulla roccia e ne dilata i pori che vengono poi modellati da altri agenti atmosferici. I geologi ritengono che i tafoni di Soprasasso siano dovuti all’azione aggressiva dell’acqua di condensa dell’umidità ed al vento.

Le grotte sono tre: Grotta di Soprasasso, Grotta buia e Grotta dei piatti. La Grotta di Soprasasso non è in realtà una grotta ma una larga insenatura che si insinua sotto allo sperone roccioso. Alla base, si è creata una sorta di larga seduta che, in alcuni punti, ricorda un trono.

Un tempo le grotte erano difficilmente raggiungibili senza una guida esperta della zona. Poi, dall primavera del 2021, grazie ad un gruppo di volontari di Riola di Vergato, è stato ripristinato un sentiero che parte dalla località Cavalloro.

Il sentiero è facile da seguire grazie a cartelli, segni colorati sui tronchi degli alberi, creazione di scalini nel terreno e nella roccia ed anche alcuni cavi a cui tenersi. La passeggiata è piacevole, anche se un po’ in salita. Si sale inizialmente nel bosco di roverelle su un sentiero largo, poi si stringe e, nell’ultimo tratto, si cammina costeggiando la roccia con, a sinistra, il dirupo. Niente di pericoloso comunque.


Borgo la Scola

Borgo La Scola è un luogo dove il tempo sembra essersi fermato. Questo piccolo agglomerato di case si trova in località Vimignano, nel comune di Grizzana Morandi, e fa parte del territorio dei Colli Bolognesi.

La caratteristica che ha reso famoso questo borgo è il suo perfetto stato di conservazione: nonostante i primi edifici risalgano già al 1200, sono tutti ancora completamente intatti. Ciò lo rende un posto perfetto da visitare, approfittando anche della vicinanza a Rocchetta Mattei.

Fra i principali punti di interesse che potrete vedere a Borgo La Scola ci sono: l’arco d’ingresso del Borgo, porta di entrata principale al paese e punto più fotografato dai visitatori; l’oratorio di San Pietro; Casa Parisi, un edificio che risalta per via dello stile architettonico di chiara influenza toscana; il Cipresso monumentale, alto ben 25 metri, con oltre 700 anni di età che dal 2006 vanta il titolo di “monumento nazionale alboreo”.


Grotte di Labante

Le grotte di Labante si trovano nel comune di Castel d’Aiano all’interno della borgata di San Cristoforo Labante. Si impiega circa un’ora di automobile da Bologna per raggiungerle e può essere una buona occasione solo se si prevede di fare anche un percorso di trekking nelle vicinanze.


La Sorgente e la Cascata di San Cristoforo

Le Grotte di Labante si sono formate grazie al fiume proveniente dalla sorgente di San Cristoforo, che qui forma una piccola cascata. La sorgente ha una portata media estiva che si aggira intorno agli 11 litri al secondo e viene utilizzata come rifornimento idrico e potabile. La sorgente di San Cristoforo venne scoperta alla fine del XIX secolo e dal 1986 viene utilizzata anche per alimentare l’acquedotto che rifornisce i comuni di Castel d’Aiano e di Vergato.


Le Grotte di Travertino di Labante

Le grotte di Travertino di Labante sono tra le più grandi in Italia di questo materiale. Sono lunghe 54 metri e presentano un dislivello di circa 15 metri. Al suo interno la roccia è totalmente cava, dando vita a un fenomeno carsico unico nel suo genere.

L’accesso a queste grotte è visibile da entrambi i lati della montagna, ma dalla parte del piccolo laghetto formatosi al di sotto della roccia non è possibile entrare. Qui un ponte in legno, in parte bagnato dall’acqua che scende dall’alta, si va a scontrare con la cancellata dello stesso materiale che sbarra l’ingresso.

Proseguendo però oltre il profilo della roccia, si arriva al secondo lato della montagna. Da qui è possibile vedere i buchi porosi della montagna e accedere alle Grotte di Labante messe parzialmente in sicurezza da alcune corde che funzionano da parapetto.

Intorno alle grotte di Labante furono sviluppate delle cave, dismesse da circa vent’anni, per l’estrazione del travertino che è stato impiegato per la costruzione di numerose abitazioni del circondario, per la chiesa di San Cristoforo posta proprio sopra le grotte e anche per molte tombe etrusche attualmente visibili all’interno dei giardini Margherita di Bologna.


Lago di Suviana

Suviana fa parte del Parco Regionale dei laghi di Suviana e Brasimone, due bacini realizzati agli inizi degli anni ’30 per ospitare le riserve d’acqua della futura diga.

A 400 metri di quota, rappresenta una delle mete turistiche più apprezzate dai bolognesi. Dalle sue rive partono numerosi sentieri che risalgono i pendii circostanti, dal Monte di Stagno fino al Monte di Baigno dove si trova il magico castagneto secolare del Poranceto. Proprio tra questi boschi troviamo il il cervo come grande protagonista, che tra i mesi di settembre e ottobre, durante la stagione degli amori, fa sentire la sua presenza con il suo inconfondibile bramito. Partendo dal lago si possono scoprire i piccoli numerosi borghi arroccati sulle alture, come il paese di Bargi e il caratteristico abitato di Chiapporato, originario del secolo XVII e abitato fino al 2003 dall’ultima abitante rimasta.

Il Lago di Suviana è anche una meta molto apprezzata dai ciclisti grazie alle numerose strade panoramiche che si impennano in scenari favolosi tra le valli del Reno e del Limentra. Il passo Serra dello Zanchetto domina le dorsali appenniniche all’orizzonte e per la sua spettacolarità è stato spesso scelto come Gran Premio della Montagna per la storica manifestazione Giro dell’Emilia.


Montovolo

Montovolo è stata per secoli una Montagna Sacra, al centro di una zona  la cui storia ha radici che affondano nei tempi più remoti. Sembra infatti che, prima dell’edificazione del sacro complesso cristiano, risalente al XIII° secolo, Montovolo si chiamasse Monte Palense in onore della dea romana Pale e che in precedenza vi passasse una importante Via Etrusca, che collegava la Toscana alle terre del nord.

Di qui forse la leggenda, supportata dagli appassionati studi del Prof. Graziano Baccolini dell’Università di Bologna, che il luogo fosse un importante Centro Oracolare etrusco.
Lo stesso ricercatore afferma anche l’esistenza, fino a qualche decina di anni fa, di una sacra sorgente simile alla Fonte Castalia, situata nella selva circostante il santuario sotto il picco chiamato Cantalia.

Si favoleggia anche di un’ enigmatica Vergine Nera, che richiamerebbe al culto della potente Iside Egizia. E’ comunque certo che sul monte e nei dintorni furono rinvenuti numerosi reperti archeologici, attestanti la presenza di antichi insediamenti etruschi e romani.

Importante il Santuario della Beata Vergine della Consolazione (il più antico della Diocesi di Bologna) in stile romanico montano. Recentemente, alcuni affreschi sono stati temporaneamente trasferiti dal vicino Oratorio di Santa Caterina di Alessandria alle pareti della chiesa: mostrano episodi di vita della santa, che si racconta trasportata in volo fin qui dalla Terra Santa, sorretta da schiere angeliche.

Anche per questo, nel periodo dopo le Crociate, Montovolo fu addirittura definita il “Monte Sinai” dell’Appennino, in un ideale gemellaggio con la Basilica di Santo Stefano, ancora oggi nota come la “Gerusalemme Bolognese”.

La storia del miracolo della Santa, sembra affermarsi nella vertigine del dirupo spalancato sulla vale del Reno. Si oltrepassa l’edicola della Santa Croce, memoria trecentesca della miracolosa apparizione di una croce fiammeggiante, e dal punto più alto del contrafforte ecco aprirsi il Balzo di Santa Caterina.

Nei dintorni, tappe imperdibili del percorso sono anche i borghi di Vigo e Campolo. Anche la vicina “Oasi a libera evoluzione” del WWF di Montovolo organizza visite guidate nell’area: i castagni centenari, la presenza di rapaci come il falco pellegrino, del lanario e del corvo imperiale e le tracce del lupo rendono l’escursione particolarmente interessante.


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Cara Catia,
Ti scrivo inanzitutto per RINGRAZIARTI🌹❤️
È da un paio di settimane che “casualmente” ho scoperto i tuoi oracoli del mattino e mi sto guardando le dirette passate e ora seguo con interesse e presenza.
Ovviamente sono capitati proprio in questo momento dove stanno/potrebbero Avvenire cambiamenti interessanti, momento in cui mi sento ancora più consapevole della vita e la mia strada si illumina sempre di più anche se ombre, dubbi, paure e giudizi e Ego vengono sempre a galla.
Sono qui perché voglio allenarmi ad osservare, a dire si alla mia anima e a trovare l’equilibrio accogliendo gli opposti. Proprio come parli nei tuoi video. Grazie per questo che dono che stai mettendo a disposizione per noi🙏💞

Sono felice in Germania e ancora di più perché sento una connessione potente con l’Italia e con te più che mai cara maestra. Davvero tante volte e anche più volte al giorno ti ringrazio nel mio cuore per tutto ciò che ho scoperto, imparato ed evoluto attraverso i tuoi insegnamenti e le tue pratiche.

Ho praticato Reiki alla mia coinquilina ed è stata meglio. Lo pratico al cibo e in altre occasioni. Anche al lavoro con i bambini o prima di dormire.

Il messaggio di oggi dell oracolo è guardacaso proprio quello che mi serve per ciò che sto vivendo.
La mia coinquilina è tosta ed è anche lei una maestra perché attraverso di lei vengono fuori emozioni antiche ma a volte è difficile perché mi arriva quella sensazione che lei “sa tutto” della vita e anche della mia e tocca tante corde delicate. Dice di essere una delle persone più positive che ci siano ma poi spesso si lamenta perché alcune sue aspettative non corrispondono e questo mi fa lavorare sui miei sensi di colpa e su ciò che invece io sono e i miei tempi che mi occorrono per evolvere.

Forse riuscirò a maggio a lavorare nell asilo nel bosco qua. Il mio sogno. E proprio quando si sta realizzando arrivano delle paure. Ed è interessante da osservare come ogni esperienza ha semplicemente i lati ombra e i lati luce come la luna ogni notte.

Le scelte per me sono sempre ardue e sto imparando che ogni scelta apre ad altre possibilità.

Lavoro poi sull’ironia. Prendo le cose un po troppo sulserio ultimamente mentre potrei vivere con molta più leggerezza.

È così bello il sentiero della vita e ora sono tornata a Trier e vivo proprio accanto al bosco e ogni giorno sono la a camminare e/o meditare.

Ti mando tanto Amore, anche a tutti a casa e alla tua associazione e accademia.

❤️🌹Aho🙏❤️💞

– Elena S. –

Nel 2013 vengo a conoscenza dell’Associazione il Richiamo di Catia Massari, decido di partecipare a una presentazione di cerchi di donne “Luna Rossa”. Quella sera decido di partecipare all’evento, è stata la scelta migliore che potessi fare per migliorare la mia vita. Catia mi è subito entrata dentro, la sua semplicità, il suo modo di esprimersi (fatti non parole) come dice sempre, poi il modo di presentare il progetto è stato per me un varco luminoso che si apriva. Da quel momento partecipo settimanalmente agli incontri: meditazione, reiki, cerchi di donne, viaggi sciamanici e tanti altri progetti. Catia in questi anni per me è stata un’insegnante, una guida, mi ha aiutato a comprendere la mia direzione, mi ha portato a fare chiarezza e comprende tante situazioni che mi causavano, dolore sia fisico, sia emozionale. Ad oggi la sensazione più forte è quella di avere imboccato la strada giusta per me. Catia in questo è stata la lanterna al mio fianco, pronta a sostenermi e a incoraggiarmi a trovare la mia direzione, il mio compito in questa vita. Grazie Madre di esserci sempre, un abbraccio di ❤️

– Monica N. –