La radiestesia è il sentire l’energia. La radionica non è solo il sentire, ma l’interagire. È una tecnica praticata dagli uomini da sempre; nelle incisioni rupestri si può vedere che già gli uomini usavano tecniche con circuiti radionici per veicolare forme d’onda e pensieri (energie pensiero, campi pensiero).
Alcuni cenni storici
Un medico americano, che non poteva praticare la professione in USA, arrivò in Europa e conobbe gli iniziatori della fisica quantistica (Bohr, Heisemberg, Rutherford, ecc), costui era Albert Abrahams, neurofisiologo e fisico. È importante conoscere come funziona la radionica per poi capire come poter trasmutare le energie negative tramite i suoi strumenti.
Negli ultimi anni del 1800, Albert Abrahams rimase colpito da una affermazione di un altro medico presso l’Università di Heidelberq, il quale sostiene che le malattie hanno una loro “radiazione”, purtroppo all’epoca non esisteva nessuna possibilità di studiare quest’eventuale “radiazione” perché la fisica quantistica non era ancora sviluppata e non esistevano strumenti per una tale misurazione. Abrahams ha una illuminazione e intravede nel suono, nell’acustica, una possibilità; percuotendo la zona addominale, considerata come una cassa di risonanza, a seconda della malattia in atto, il suono variava.
Ci vollero anni di sperimentazioni per trovare delle conferme a questa possibilità, le percussioni diagnostiche furono estese al torace, alla schiena ed alle spalle dei soggetti esaminati fino a formulare una teoria “ Visto che la materia ha una sua natura elettrica, anche i tessuti umani producono delle radiazioni; quando i tessuti sono interessati da una patologia, cioè da una radiazione di tipo diverso come un turbamento, si produce una contrazione muscolare in zone specifiche ed il suono della battitura risulta diverso, ad esempio sordo invece che pieno”.
La radiazione di una patologia può contagiare un organismo sano?
La domanda seguente che Abrahams si è posto è stata: “la radiazione di una patologia può contagiare un organismo sano?” dopo un numero sufficiente di prove, la risposta fu Si. Gli esempi del cesto di mele sane che vengono guastate dalla mela marcia, un po’ quello che si dice: “se vai con lo zoppo, impari a zoppicare”, calzano a pennello.
I risultati ottenuti saranno chiamati Reazioni Elettroniche di Abrahams o E.R.A.
Uomo geniale, senza preconcetti né condizionamenti esterni allettanti perché ricco di suo, rivolse l’attenzione ad un livello ancora più piccolo delle molecole, la sua convinzione era che la “radiazioni di malattia” derivasse da un arrangiamento anomalo degli elettroni nei tessuti malati. Da questa convinzione ci fu una grande rivoluzione, che si potesse agire sulle forze operanti di sotto alle entità cellulari che le costituiscono, facendo in modo che le cellule rispondessero dialogando fra loro, ricostituendosi nel modo migliore.
Siamo nel 1916, e qui le parole di Abrahams.
“Nell’interpretazione dei fenomeni vitali, noi dobbiamo guardare al di là delle cellule visibili al microscopio. Le cellule costituiscono una super struttura la cui attività è guidata da forze fisiche chimiche.”
Dopo di lui ci furono altri medici che portarono avanti quanto da lui scoperto, egli fu radiato dall’ordine dei medici, perché la radionica non è considerata una scienza, perché non è ripetibile, ma se partiamo dal presupposto che esistono energie che si incontrano, si comprende che quello che può funzionare per me può funzionare per un’altra persona che magari oppone una resistenza, anche inconscia, più forte della mia. Ippocrate riteneva che serviva chiedere al malato se voleva effettivamente guarire, anche perché probabilmente quella malattia gli serve per imparare qualcosa, fino a che non impara quella lezione, la malattia rimane.
Cosa è richiesto per creare e attivare un circuito radionico?
Per creare e attivare circuiti radionici serve comprendere cosa ha attivato una patologia, una intossicazione, un turbamento. Se ne studiano gli agenti o i comportamenti e poi si fa la richiesta con, ad esempio, queste parole: “voglio creare un dispositivo che…”.
Questa richiesta è un processo sostenuto da conoscenza e intuizione insieme, attraverso la centratura e connessione utilizzando il pendolo, si crea un disegno fatto di poligoni, simboli e codici numerici o alfa numerici, possono esserci queste componenti o anche solo una. Una volta terminato il disegno si stampa e lo si ritesta con la radioestesia.
Cosa si può proteggere con i circuiti radionici?
Con i circuiti radionici si può proteggere tutto, perché ogni cosa è un campo di frequenze vibrazionali, serve soprattutto tanta curiosità, tanta voglia di conoscere, di sperimentare e tanta tanta umiltà, nulla viene da noi, tutto ci arriva dall’universo, chiamiamolo dio. cosmo, energia. Noi facciamo parte di tutto ciò. Serve avere pazienza per imparare a fare le domande giuste e l’umiltà per accettare che l’universo dica anche che questa cosa non si può fare, come si diceva un tempo, l’uomo propone e dio dispone. Possiamo proteggere persone, luoghi, animali, piante…qualunque cosa, persona ed animale.
Come trasformare le energie negative in positive?
C’è chi fa un sacco di male al mondo, perché le energie si possono manipolare, è l’operatore che si muove in una data direzione, sapendo che qualsiasi cosa si faccia torna indietro. Con la radionica possiamo trasmutare le energie negative in positive. Si dirama una informazione attraverso una frequenza vibrazionale alta, che porta essa stessa l’informazione di gioia, bellezza, armonia e Amore. Creando simboli e forme geometriche si ha una emissione di energia positiva (frequenza vibrazionale). I nostri nonni, ad esempio, dicevano che il 58 allontanava le mosche, ed in effetti in molti bar del sud quando entravi vedevi un 58 enorme riprodotto sul muro. Simboli, forme e numeri sono stati utilizzati sin dall’antichità, ai nostri giorni. Jung ci parla di simboli contenuti nell’inconscio collettivo.
Quali sono i simboli e le forme geometriche più potenti utilizzati per protezione?
Abbiamo fatto una ricerca e abbiamo trovato diversi simboli e forme geometriche ritenute le più potenti utilizzate per la protezione:
Yantra
La parola yantra deriva dal sanscrito “yam” e significa “strumento”, “congegno”, “veicolo”. Questi disegni sono una rappresentazione della divinità durante la meditazione o il culto e hanno loscopo di supportare l’esperienza mistica. Essi sono in genere costituiti da una forma quadrata dove all’interno si scrivono varie figure, come triangoli, petali di loto, cerchi, tutti hanno un valore altamente simbolico; il cerchio ad esempio rappresenta la Coscienza Universale, il quadrato rappresenta la terra, il triangolo, a seconda del suo orientamento, l’energia maschile o femminile. Il punto focale è sempre il centro, chiamato Bindu il quale sta a simboleggiare l’essenza dell’universo, il principio assoluto dal quale tutto è stato creato, l’unione del Maschile con il Femminile, parallelamente riporta al centro del proprio sé mettendo in armonia la vibrazione divina con la coscienza umana.
Ogni yantra, generalmente, raffigura una precisa divinità, ma può avere molteplici funzioni, come ci illustra Stefano Piano nella sua “Enciclopedia dello Yoga”.
“In alcuni casi, può raffigurare il mondo o la sua manifestazione o anche facoltà mentali, o ancora quel microcosmo che è il corpo umano; infine, uno yantra può costituire uno strumento per un rito magico che si pone uno scopo ben preciso, come la conquista di una donna o la vittoria su un nemico.”
Nove Cerchi
Circuito Radionico Nove Cerchi con un testimone e i numeri cosmici Busby di protezione. Si mette al centro dei nove cerchi il testimone (nome e cognome oppure una foto). Con questo simbolo radionico si manda energia positiva al soggetto dentro ai cerchi.
Sigillo Salomone
Secondo una tradizione ebraica, cristiana ed islamica, Salomone portava un particolare simbolo inciso sull’anello con il quale firmava i documenti, donatogli dall’Arcangelo Michele e pertanto detto anche “scudo di Michele”. Grazie alla natura divina dell’anello, il sigillo gli dava diversi poteri, come quello di parlare con gli animali e di controllare i demoni. Le varie versioni non chiariscono esattamente che forma avesse tale simbolo, motivo per cui filosofi, teologi ed esoteristi del Novecento.
La Croce Cosmica
Il circuito radionico più utilizzato per la protezione della persona, che è anche il più potente. È molto efficace per proteggere esseri viventi, ma anche beni materiali e luoghi, liberando da qualsiasi influenza negativa esterna. Si compone di 9 cerchi concentrici e di 2 simboli Luxor incrociati a formare una croce a 4 bracci uguali, la Croce Cosmica. Legata alle forze del 4, ai 4 Elementi e ai 4 Punti Cardinali, per una protezione a 360°.
Labirinto
Il labirinto simbolizza il cammino verso l’interno di sé stessi. Possiamo dire di vivere dentro un labirinto dove l’accesso verso il centro è bloccato, dal Minotauro simbolo delle nostre credenze limitanti. La via è segnata ma è arduo raggiungere il centro senza lasciare andare tutte le nostre paure. Il Labirinto ha il potere di cambiare e rigenerare l’uomo. Costituisce una guida che ci aiuta a sviluppare un più alto livello di consapevolezza, indispensabile per la sopravvivenza nel Ventunesimo secolo.
Stella di Davide
Leggende ebraiche fanno collegare il simbolo al Sigillo di Salomone, il magico anello con sigillo usato dal re Salomone per controllare i demoni e gli spiriti. Le leggende ebraiche collegano il simbolo anche ad uno scudo magico teoricamente posseduto dal re Davide che lo avrebbe protetto dai nemici.
Croce di Atlantide
L’Atlante Cruz è Atlantide, con le sue tre pareti circolari intorno alla città dell’isola. L’asse della croce rappresenta il canale di accesso principale. Si tratta di un grafico con forte potere di emissione, in particolare per i beni materiali.
Rombo di Herrinks
Lo scudo conosciuto come Rombo di Herrinks, secondo la radionica, è in grado di armonizzare le energie fisiche di un soggetto. In base agli studi radionici protegge da ogni tipo di attacco psichico, vibrazionale o esoterico.
Quanto dura la protezione di un circuito radionico?
Il trattamento radionico può essere molto breve, della durata di pochi giorni, oppure più lungo, a seconda della gravità della patologia. In ogni caso, il cliente/paziente non dovrà scomodarsi da casa sua per andare a trovare l’operatore.
Ci sono effetti collaterali nell’utilizzo dei circuiti radionici?
Non sono stati riscontrati effetti collaterali nell’utilizzo dei circuiti radionici.
Come posso scegliere il circuito radionico più adatto a me?
L’operatore Radionico si occuperà di consigliare sulla base dei suoi studi e conoscenze il circuito radionico più adatto alla persona che si rivolgerà a lui. È molto importante conoscere la radiestesia e la radionica, così che ci si possa muovere con conoscenza e coscienza verso la soluzione più adatta di cui viene fatta richiesta. A questo proposito consigliamo di rivolgersi ad un operatore radiestesico oppure frequentare una formazione seria nell’ambito della radiestesia.