Corso triennale di Operatore Olistico in Medicina Energetica a Savignano, tra Rimini e Cesena

Il giorno dell'esame, in un clima di grande silenzio e concentrazione, ho cominciato a consultare  alcuni elaborati prodotti dagli allievi nel corso dell'anno e della loro attività nell'ambito della materia di insegnamento.

(Reiki, Shiatsu, Riflessologia Plantare, Ho’oponopono) ed altre tecniche ancora.

Gli elaborati che ho consultato sono molto ricchi di elementi positivi.

1 - In primis l'attenzione verso il cliente, il suo aspetto generale, il suo aspetto emozionale, il suo atteggiamento verso la tecnica terapeutica

2 - L' aspetto obiettivo: colorito della pelle, forma dei piedi, presenza di callosità, qualità della pelle e delle unghie.

Tutto ciò denota quello che dovrebbe essere "strategicamente" l'atteggiamento del terapeuta di ogni terapia: l'attenzione al paziente, all' incontro terapeuta paziente, piuttosto che la focalizzazione sulla tecnica terapeutica.

In sostanza voglio sintetizzare il fatto che  dalla consultazione degli elaborati ho visto molto di quello che bisognerebbe vedere in ogni atto terapeutico: l'attenzione al paziente, in tutti i suoi aspetti, aspettative, atteggiamento, frustrazioni risorse.

Tutto questo deve avvenire prima di mettere in atto la pratica terapeutica stessa, ed è la chiave perché avvenga un ottimo rapporto con il paziente.

Ciò può anche dipendere dall'insegnamento di ordine Etico impartito dalla Scuola di Formazione, “Accademia Eidos”.

Ho inoltre avuto occasione di vedere la serie di domande a quiz (100) che in quel momento erano somministrate agli esaminandi.

A parte la vastità e l'importanza degli argomenti trattati e necessariamente studiati mi hanno colpito in particolare

1 - L' importanza dedicata al sistema regolatore  del cervello nella sua parte che regola automaticamente le funzioni vitali

2- La attenzione portata sulla componente simbolica degli organi ed apparati, concetti di assoluta importanza , cui a mio modesto parere, non viene concessa  la adeguata attenzione negli insegnamenti di anatomia e fisiologia del corpo umano.

Infine non posso fare a meno di sottolineare, come spesso mi capita in questi ultimi tempi,  quello che io chiamo: "il valore dell' incontro con persone notevoli" dedite al bene  ed all' aiuto del prossimo, sensibili agli stati di coscienza ed alla espansione spirituale.

Un caro saluto,

Dott. Gabriele Muratori

Una esperienza bella che mi ha portato subito nel “silenzio e nell’ascolto” animando a mano a mano diverse riflessioni che mi hanno fatto vedere prima di tutto una scuola che parla di “educazione“ e non solo di istruzione. Un luogo dove si cresce, ci si interroga, dove le differenze sono viste e rispettate, dove si può riflettere e dire la propria opinione e anche dove si può sorridere su quegli errori che sono la Scuola migliore per crescere!

Ho sentito un bel clima, una atmosfera accogliente, i professori attenti e con il senso di cura che ognuno sa dare, tocchi con mano che le relazioni sono tante e diverse, ognuno è li con la sua personalità e la sua storia ma tutto fa sentire a casa. Per casa intendo quel luogo e spazio personale, quel tempo nostro in cui stiamo bene; parlo di una casa non fisica, ma di uno spazio e tempo in cui stai bene e dove puoi essere e agire chi sei.

Nella scuola C’è spazio per tutti, per ogni personalità, dalla più gentile, alla generosa/o, alla baldanzosa/o, alla polemica/o, alla tuttologa/o, all artista, al/la ipersensibile, la sintetica, a chi non ama essere osservato, al competente a tutto tondo, al timido o colui che non scrive il proprio nome sul bellissimo lavoro svolto rendendolo anonimo, oppure non si nomina perché quel nome forse riporta memorie lontane che fanno nascere emozioni, c’è spazio per chi è nella sua pelle ma anche in quella dell’altro e sente tutto, ... insomma, ognuno ha il suo posto  e ognuno svolge un percorso con la propria esperienza di Vita personale,  

Agli allievi auguro un bel Cammino in questa Vita, e la scelta fatta è sicuramente evolutiva, e verso il Prossimo.

Svolgerete un lavoro importante dove la relazione è alla base di ogni agire e dove ogni comunicazione avviene fra due o più persone e, dove ogni relazione e comunicazione avviene con l’altro (cose, persone, oggetti, ...), ma anche con Voi stessi. (pensieri, emozioni, ...).

Si, perchè la relazione interpersonale è un incontro tra biografie diverse dove ognuno si racconta e dove si presuppone un tipo di scambio che comporta anche dei vissuti emotivi che influenzano e che determinano il percorso delle persone.  E tutto merita rispetto. E Il nostro corpo “è la nostra forma” e parla di Noi attraverso il movimento, le posture, la parola, le emozioni, prendiamocene cura!

E ognuno è unico e originale con proprie risorse e potenzialità da esprimere nel mondo.

Daniela Fagioli

La scuola Eidos è una scuola per operatori olistici formata, da come ho potuto vedere, da persone professionali ed esperte in diversi campi che hanno in comune l’obiettivo di trasmettere le loro conoscenze, competenze a coloro che sono interessati con l’intento, insieme agli studenti , di “realizzarle” nel migliore dei modi perché possano essere trasmissibili con professionalità.

Sono insegnanti che lavorano con competenza e “valore” nel campo di interesse. Fanno riflettere e danno strumenti applicativi per lavorare concretamente. La loro formazione deriva dalla preparazione culturale e professionale e dalla lunga esperienza.

Durante le conversazioni prima e dopo gli esami spesso mi è venuta in mente questa frase: “Insieme si può nel rispetto delle dinamiche personali di ognuno”. Come dire, si sentivano “emozioni in corso”, ognuno a suo modo ne ha fatto fronte. Ognuno ha suo sé , che piaccia o no, che si realizza e si esprime. Stare insieme è importante e si impara rispettando sè stessi e gli altri e trovando le giuste modalità per farlo”. Questo atteggiamento l'ho visto da parte di tutti, ed è risultato, al mio sentire, come un sapere/volere stare bene insieme.

In linea generale ho visto tutti gli studenti molto interessati, attenti, curiosi, amanti del confronto, della conoscenza e della voglia di “fare bene”, ognuno nella propria specificità (timidi, avventurosi, dinamici, esploratori, poliedrici, empatici, fiduciosi, dubbiosi ...). E con le proprie caratteristiche personali li ho visti tutti attenti, in primis, alla RELAZIONE. Le fasi dei trattamenti (prima, durante e dopo) sono ben visibili “ad occhio nudo” e, soprattutto ho potuto sempre osservare l’importanza che viene data al momento dell’accoglienza (prima): preparazione del lettino, attenzione alla “comodità” della persona, preparazione dei “materiali” che possono servire, osservazione del suo stato di benessere, richiesta di eventuali dolori o altro, toni di voce abbassati, espressioni del viso accoglienti e preparazione personale al momento (centratura); il “durante” trattamento, invece, è sempre stato silenzioso, c’è un ascolto importante da entrambe le parti, viene condivisa la giusta pressione del tocco per il contatto sul corpo e si richiede di comunicare eventuali disagi o altro; il fine trattamento riguarda la condivisione su ciò che si è sentito e svolto e avviene tra le parti come una co-costruzione di “senso” ,attraverso uno scambio fra operatore e persona trattata.

In questo caso, essendo un esame è stato verbalizzato davanti alla commissione. Mi è sembrato molto interessante e formativo per tutti. La correzione dei test d’esame, subito dopo avere terminato il test, mi sembra un OTTIMA SCELTA per dare a tutti la possibilità “a caldo” di riflettere sui contenuti.

Credo fermamente che un percorso come questa scuola propone, debba essere FORMATIVO, al di la dei voti o di un punteggio raggiunto. E questa modalità rispecchia l’obiettivo. Conoscevo molti di loro già dall’ anno precedente e ho visto una grande crescita professionale, ma anche personale, il desiderio di consolidare e approfondire conoscenze.

Daniela Fagioli

In data 6 Luglio 2024, ho avuto l'onore ed il piacere di essere stato invitato agli esami dei discenti del corso di Catia Massari, presso l'Arcade di Savignano.

Al mio arrivo ho trovato una sala accogliente e sorridente, con una squadra di persone intente a prendersi cura l'una dell'altra. Ho potuto assistere ad una energia di connessione tra “Terapeuta e Paziente” davvero unica.

Nei trattamenti, se così posso definirli, ho constatato come attraverso il potere delle mani avveniva una connessione mediata dalla sensibilità dell'operatore davvero unica. In un caso, al termine del trattamento, il Paziente riferiva di essersi ritrovato nella sua infanzia, in contatto con la propria madre, raccontando di aver rivissuto con tutto il corredo emozionale di allora, uno scenario impresso nella sua memoria, rivivendo quel preciso momento. L'operatore su quel Paziente riferiva di percepire una sorta di “contrazione” con certe imposizioni delle proprie mani su quel corpo, attestando che percepiva lo stato emozionale, forse anche una sorta di disagio di quel momento, correlato evidentemente a ciò che a quel paziente era stato evocato.

In un altro caso, al termine delle manovre, l'operatore riferiva di aver sentito dapprima una contrazione generale del Paziente che via via veniva meno, dando spazio ad una rilassatezza che, nel momento in cui il Paziente ha potuto descrivere il proprio “sentire” ha raccontato con emozione e commozione, che si trova in un periodo molto complesso della propria vita e che attraverso quell'operatore ha “sciolto” delle tensioni in condivisione. Davvero emozionante sentire il Paziente raccontare e ringraziare, confermando ciò che l'operatore aveva percepito con quel tocco.

Impressionante un altro caso, in cui il Paziente con difficoltà di addormentamento e mantenimento del sonno, si è addormentato addirittura con un russamento leggero, tipico di chi, è rilassato ed in procinto di addormentarsi profondamente. Il Paziente al termine delle manovre confermava di essersi addormentato, come non riusciva da tempo.

Da questa esperienza vissuta sono assolutamente certo, che se tali manovre, competenze, sensibilità speciali, potessero avere spazio nell'ambito Sanitario, l'esperienza ad esempio di un ricovero ospedaliero, potrebbe assumere un significato diverso. In ambito di Cure Palliative, ad esempio, penso alla possibilità di mediazione del dolore, alla evocazione di pensieri, immagini, emozioni che possano “alleggerire” anche se per breve tempo, la sofferenza dell'anima del paziente. Ma ancora, ad esempio, “spostare” i pensieri verso qualcosa di più “gestibile” nell'ambito della presa di coscienza del fine vita.

La percezione che ho avuto è della “potenza” che c'è tra la connessione dell'Operatore e del Paziente. Immagino ad esempio, un Paziente in Rianimazione o Terapia Intensiva, quindi intubato e in condizioni critiche. Immagino anche un politraumatizzato ed il beneficio che potrebbe apportare alla medicina tradizionale... ad esempio un trauma cranico. Credo assolutamente che i benefici potrebbero esserci anche in ambito post-chirurgico, sulla ripresa di coscienza, nel miglioramento della ventilazione dei pazienti estubati, nella gestione del dolore post-operatorio.

In ultimo sono altrettanto certo che l'applicabilità possa esserci anche in ambito Anestesiologico ad esempio, negli attimi che precedono la sedazione del paziente e quindi la sospensione della coscienza; l'anestesia insegna che se ci si addormenta pensando a “cose belle” ci si risveglia certamente meglio. Togliere o alleggerire la paura di un intervento o dell'anestesia di un Paziente credo sia una chiave di svolta in questo ambito sanitario.

Ralph Baldarelli

Ho avuto occasione di conoscere Accademia Eidos solo di recente,  in cui mi è stato proposto di tenere all'interno della scuola un seminario su Platone di cui si può trovare notizia ampia nel sito stesso della scuola.

Per poter proporre un percorso adeguato a questo ambiente e il più possibile utile alle esigenze dei corsisti che frequentano la scuola, ho sentito la necessità di avere almeno una prima conoscenza complessiva del tipo di attività della scuola e delle caratteristiche degli operatori che vi prendono parte.

Per avere un contatto più ravvicinato con la scuola ho assistito a una sessione di esami del secondo anno in cui ho avuto modo di notare che ai corsisti vengono fornite conoscenze teoriche e pratiche molto ampie e diversificate nell'area delle discipline olistiche, in modo che essi possono avere in mano svariati strumenti da utilizzare nelle varie situazioni concrete.

La prima considerazione che ho ricavato sui corsisti e il loro modo di lavorare sul cliente riguarda la grande attenzione alle esigenze immediate, con una delicatezza particolare nel trattare il corpo del paziente.  Facendo da ricevitore, ho sperimentato anche personalmente queste doti e questo atteggiamento che viene proposto dalla scuola nel modo di operare.

Ho poi avuto alcuni colloqui con la fondatrice e direttrice Catia Massari attraverso cui ho potuto comprendere meglio la prospettiva specifica che orienta il percorso di formazione.
Infatti vengono insegnate parecchie tecniche tutte realizzate attraverso la manualità, e insieme a queste viene fornito all'operatore un ampio bagaglio teorico relativo alla conoscenza del corpo umano, nonché alle nozioni di medicina occidentale e medicina cinese.

Nell'insieme ho potuto rendermi conto di un progetto molto ampio, serio e ben organizzato che intende offrire una formazione più ampia e approfondita rispetto ad altri tipi di proposte olistiche che si trovano nel territorio e dei quali avevo qualche esperienza come cliente dei loro operatori.

Mi pare anche che nell'intendimento della fondatrice  ci sia una visione adeguata alle esigenze dei nostri tempi, in cui si avverte sempre più nitidamente  la crisi dell'approccio sanitario istituzionale in vigore nella nostra società occidentale.  Si vuole dare un contributo alle esigenze di benessere delle persone preparando degli operatori in grado di far fronte a tutta una serie di situazioni diverse che di solito sono trascurate negli approcci clinici ufficiali.

Gabriele Garavini

Sono stata ospite dell' accademia eidos, era sabato 4 luglio. Ancora prima di entrare in aula ho incontrato un' allieva alla quale ho chiesto informazioni e mi ha accolta con un "sei arrivata al momento giusto!". In quel momento ho sentito che sarebbe stata per me una giornata costruttiva.

Il mio ruolo era quello di sottopormi alle varie prove pratiche dell' esame. Parecchie allieve si sono prese cura di me con tutto il loro sapere e con tutta la loro volontà di curare il mio benessere. È stato molto bello ma soprattutto molto utile, mi sono lasciata guidare in un viaggio che in poco tempo è diventato il mio viaggio. Un viaggio alle scoperta delle mie emozioni, un viaggio verso la consapevolezza delle mie percezioni, un viaggio verso la cura delle mie ferite. Ognuna di loro ha toccato un tasto, ha dato il via alla melodia che il mio cuore quando è in ascolto sa suonare. Un crescendo di momenti educativi che mi hanno portato ad un ascolto profondo di me stessa.

Parecchie le persone che hanno fatto bella la mia giornata. Al mio arrivo sono stata accolta a braccia aperte, ma in realtà era... a cuore aperto da Catia, è stato importante perdersi nei suoi occhi che sanno arrivare alla tua anima. Ho sentito che l'amore ed il non giudizio erano gli ospiti più graditi.

Un grande ringraziamento vanno alla dolcezza di Cristina, all accoglienza di Marzia ed alla semplicità di Giorgia, grazie perché era quello di cui avevo bisogno. L'incontro con Giada è stato illuminante, a distanza di qualche giorno sento ancora l'efficacia del suo trattamento, la potenza del suo amore che ha preso per mano ogni mia paura. Valerio mi ha mostrato la grandezza del mio essere e nei suoi occhi vedo ancora la sua anima che si inchina alla mia anima.

Grazie infinite a tutti Voi.
Ogni bene a tutti Noi.

Romina Senni

Al termine del secondo anno del percorso triennale, ho trovato i partecipanti connessi da una forte collaborazione e comprensione tra loro stessi. L'integrazione delle tecniche apprese con le cognizioni di Anatomia e 5 Leggi Biologiche, hanno loro permesso di approcciare i propri clienti con uno sguardo ampio e basato sul riconoscimento della singolarità di ognuno dei suddetti clienti.

Ho notato ancora un discreto timore riguardante la parte teorica delle 5 Leggi Biologiche, il che li ha portati a basarsi unicamente su ciò che è razionale, invece che su ciò che è percettivo e logico. Ho percepito che per molti di loro appare più facile agganciarsi a ciò che sanno, invece che a ciò che sentono. Questo può dare loro vantaggio se le cose le sanno, ma possono arrecare loro fastidi per ciò che non è da sapere, ma da sentire, rispetto al cliente.

Nel corso delle varie lezioni ho notato molto interesse per ciò che concerne il collegamento tra manifestazione corporea e percepito emotivo e le domande sono state molte.

Come molta è stata l'attenzione rivolta ai contenuti che ho offerto e per questo ringrazio cordialmente tutti gli studenti.

Consiglio loro di dedicare una ora alla settimana allo studio delle 5 Leggi, soprattutto facendo delle verifiche (ove possibile) rispetto alla clientela ed a se' stessi, in relazione alle patologie riscontrate. Questo per continuare ad adattare le varie tecniche curative, apprese in altre lezioni, per il trattamento dell'intera persona. 

Giorgio Beltrammi - Docente Percorso Triennale

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L’esperienza della giornata di esame in cui ho ricoperto il ruolo di docente/esaminatrice per le materie di Shiatsu, Riflessologia Plantare/Massaggio zonale e tecnica metamorfica è stata intensa e coinvolgente, con molte responsabilità da gestire seguendo le indicazioni e le modalità volute dalla Direzione.

È stato un giorno impegnativo, ma gratificante. Ho visto mettere in pratica ciò che era stato fatto durante l’anno e ho apprezzato la dedizione e passione per queste discipline. Come esaminatrice e docente, ho cercato di essere obiettiva, incoraggiante e di fornire un ambiente di apprendimento positivo.

In conclusione, questa giornata di esame mi ha ricordato quanto sia importante il ruolo degli insegnanti nel formare le future generazioni di professionisti, quanto sia accrescitivo sia per gli allievi che per gli insegnanti e ringrazio Eidos per l'opportunità di miglioramento personale che mi è stata data.

Dal primo momento di questo secondo anno ho percepito la grande differenza rispetto a quando ci eravamo lasciati pochi mesi prima. Si è creato un gruppo coeso benchè con elementi ben distinti al suo interno. Ho notato una maggiore consapevolezza di quello che ognuna e ognuno stava creando per se stessa/o, l'impegno, la voglia di apprendere, di migliorare sempre più.

Ci sono stati momenti in cui domande hanno avuto risposte, problematiche sono state sviscerate, ci sono stati dubbi e curiosità ma anche condivisione, risate, lacrime, abbracci e sorrisi.

La partecipazione ad eventi ritengo sia stata importantissima per aiutare la classe a meglio comprendere cosa vuol dire e cosa comporta lavorare nel settore del benessere. Ho visto partecipazione e lavoro di squadra.

Lo staff di Eidos è stato maggiormente preparato e pronto a svolgere le molteplici funzioni necessarie all'ottimo andamento dell'anno accademico.

Inoltre un grazie doveroso e sentito va alla meravigliosa ospitalità di Catia, Massimo e di tutta la sua famiglia. Mi avete fatto sentire accolta e “in famiglia”. Grazie.

Un grandissimo grazie anche a Francesca e Rodolfo per il corso sullo specchio di ossidiana.

Manola Balestreri - Docente Percorso Triennale

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Gli esami di Reiki e Terapia Cranio-sacrale, al termine di questo secondo anno accademico, hanno rivelato grande ricettività, entusiasmo, voglia di apprendere e di migliorarsi, da parte della classe.

Nella media, si è evidenziata un’ottima capacità di applicazione pratica e di integrazione delle varie tecniche insegnate (oltre alle nostre).

L’atteggiamento generale rispecchia i requisiti richiesti a dei buoni operatori.

È senz’altro migliorabile l’esposizione delle parti teoriche ed il saper raccontarsi e definirsi rispetto al ruolo dell’operatore all’utenza finale.

Rodolfo Carone e Francesca Tuzzi - Docenti Percorso Triennale

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La partecipazione agli esami dell’Accademia Eidos è stata un’esperienza molto particolare. Da anni infatti conosco il mondo olistico, attraverso il quale sono approdato alla conoscenza profonda di me stesso. Non mi era mai capitato tuttavia di assistere ad una esperienza per così dire “di gruppo” o usando un termine in questo caso inusuale “sociale”. Ho provato diverse discipline olistiche, ma tutte alternandole una all’altra, senza di fatto sperimentare la bellezza e la necessità di dover attingere a questa conoscenza attraverso pratiche diverse, in uno stesso giorno e con operatori diversi.

Sono stato innanzitutto particolarmente colpito dalla passione che ciascun operatore ha messo nel proprio lavoro. In particolare ho notato una particolare predisposizione da parte di tutti verso questo genere di pratica; si vede che per molti questa è una passione che coltivavano da molto tempo e che piano piano sta diventando un vero e proprio lavoro “spendibile sul mercato”.

La dedizione si nota particolarmente attraverso la cura e l’empatia che l’operatore ha nei confronti del paziente, per questo motivo anche se non si conosce direttamente l’operatore è stata spontanea una naturale apertura nei suoi confronti. L’idea anche di ricevere diversi trattamenti integrati mi ha comunque avvicinato maggiormente alla conoscenza delle discipline olistiche, in modo da poter attingere a diverse pratiche a seconda dalla necessità.

Nel complesso spero ci siano altre possibilità per esperienza di questo genere.

Sandro Tardugno - Docente di Deontologia, Etica e Amministrazione