• Durata: 20 ore
• Date: Attualmente questo corso è fuori programma. Se ti interessa questa opportunità formativa lasciaci la tua email e ti avviseremo non appena tornerà disponibile.
RICEVI AGGIORNAMENTI SUL CORSO
• Orari: dalle 15:00 di Venerdì 02 Luglio 2021 alle 17:00 di Domenica 04 Luglio 2021
• Dove: in presenza
• Docente: Catia Massari
Viaggio in collaborazione con Agenzia Viaggi Onda Marina di Cesenatico
• Costo del corso:
€ 250 a partecipante – sconto del 10% se porti qualcuno
• Costo pernottamento:
I costi di pernottamento e pasti sono a carico dei partecipanti
Per la prenotazione alberghiera contattare:
Agenzia Viaggi Onda Marina di Cesenatico
📞 0547 673200
📞 366 3534448
info@ondamarinaviaggi.com
www.ondamarinaviaggi.com
• Attestato: Attestato di frequenza
• Materiale didattico: Dispensa e libri consigliati per approfondire gli argomenti trattati
IL TERMINE ULTIMO PER LE ISCRIZIONI È GIOVEDÌ 17 GIUGNO 2021
La Sibilla e Castelluccio di Norcia, cosa hanno in comune queste due indicazioni? All’apparenza nulla ma se andiamo a vedere cosa ci porta all’attenzione il nome Sibilla capiremo che stiamo parlando di colei che nel passato veniva chiamata Sibilla Appenninica, detta anche Sibilla Picena o Sibilla di Norcia. E’ una figura dell’immaginario collettivo diffusasi a partire dal Medioevo nell’area montana del Piceno e di Norcia, in particolare sui monti Sibillini, ai quali questa ha dato il nome.
Nei testi medievali si parla di Sibilla o Regina Sibilla, la cui dimora è collocata sulle montagne tra Norcia e Montemonaco: mentre la definizione di Sibilla Appenninica compare per la prima volta solo nel 1938, nel libro di Augusto Vittori Montemonaco.
“Che cos’è fata, che tu mi chiami fata? E tu sei fatto come io sono.” (Andrea Barberino, Guerrino detto il Meschino)
Secondo la leggenda popolare, la Sibilla è una maga, incantatrice e indovina; regina di un mondo sotterraneo paradisiaco al quale si accede attraverso la grotta che si apre sulla vetta del Monte Sibilla. Ripercorreremo la storia del gentiluomo francese Antoine de la Sale il quale, in un capitolo de La Salade, redige la relazione di un viaggio che compì in Italia nella primavera del 1420, durante il quale visitò Montemonaco e la Grotta del Monte Sibilla.
La tradizione popolare racconta che la Sibilla è una fata buona, Maga bella e maliarda, veggente e incantatrice, ma non perfida e neppure demoniaca. Ella vive nella grotta circondata dalle sue ancelle, ovvero fate dai piedi caprini che escono dalla grotta per ballare il saltarello con i pastori, o scendono a valle per insegnare alle fanciulle del posto a filare e tessere le lane. Andremo sul posto a vivere le emozioni che genera la figura della Sibilla e faremo laboratori dove toccheremo con mano le antiche conoscenze sacerdotali della Sibilla, la Profetizzazione. Come avveniva e quale era lo scopo.
Oltre alle leggende legate alla Sibilla e alla sua grotta, si tramandano fatti e storie anche riguardo al Lago di Pilato a lei intimamente legato e situato nel vicino Monte Vettore, infatti nel XV secolo veniva ancora chiamato Lago della Sibilla. E anche per il lago le leggende che ci sono pervenute provengono dal testo di Antoine de La Sale: è qui infatti che si racconta di come il corpo di Ponzio Pilato, dopo essere stato giustiziato per ordine dell’Imperatore per non avere impedito la crocefissione di Gesù, fu caricato su un carro trainato da due bufali e da Roma fu trasportato fino ai Monti Sibillini dove venne gettato nel lago.
Nell’Antica Grecia e poi presso i Romani, la Sibilla era una sacerdotessa dotata di capacità profetiche ispirate da una divinità, solitamente Apollo o Ecate. La carica era ricoperta esclusivamente da donne vergini interamente consacrate al Dio. La Sibilla più antica di cui si hanno documentazioni è la Pizia (XIV secolo a.C. circa), la profetessa dell’Oracolo di Delfi.
In età antica le sedi oracolari presidiate dalle Sibille proliferarono intorno al Mediterraneo. L’autore romano Varrone, in un capitolo della sua opera Antiquatates rerum humanarum et divinarum, riporta un elenco delle dieci Sibille esistenti in quel periodo: Cimmeria, Cumana, Delfica, Ellespontica, Eritrea, Frigia, Libica, Persica, Samia, Tiburtina. I responsi oracolari delle Sibille erano raccolti in nove testi greci noti come Libri Sibillini, conservati a Roma a andati bruciati nell’83 a.C.. Si tentò in seguito di ricostruirli, ma dei nove volumi si ha notizia solo fino al V secolo.
Le Sibille Italiche erano presso un centro oracolare l’Acropoli magnogreca di Cuma, dove sorgeva dal VI secolo a.C. un tempio dedicato ad Apollo sulla sommità di un rilievo roccioso. In questo Viaggio / laboratorio esperienziale andremo a vivere e toccare con mano i luoghi che hanno ancora lo spirito della Sibilla che aleggia tutto intorno a Norcia e ai Monti Sibillini.
Lo scopo è la ricerca delle nostre radici e dei tanti talenti che abbiamo ereditato dai nostri Avi. Onoreremo così i nostri Antenati e le nostre Antenate richiamando in noi le nostre capacità psichiche che ci faranno riflettere sulle potenzialità nascoste in noi per vivere una vita intuitiva, per vivere facendo Anima e rimanendo svegli e sveglie a noi stessi/e.
Anche la fioritura delle lenticchie sarà uno spettacolo a cui assisteremo e che ci farà riflettere sulla storia di questo legume. Se avessimo una macchina del tempo e potessimo tornare indietro attraverso le ere, fino all’origine della storia che conosciamo, scopriremmo che le lenticchie sono l’alimento alla base dell’alimentazione del genere umano sin dal Neolitico. La loro coltivazione, come è facile intuire, comincia in quella regione felice che erano le terre dell’Antico Egitto, rese fertili dal Nilo e dalle sue propizie inondazioni che ricoprivano il deserto di limo e che in questo modo favorirono lo sviluppo dell’agricoltura.
Sin dall’inizio assunsero un significato ben augurale, probabilmente per il fatto che erano estremamente nutrienti. Nell’Antico Testamento troviamo una testimonianza risalente a più di 4000 anni, in un noto episodio scritto nella Genesi che racconta di come Esaù, affamato dopo una battuta di caccia, si sia imbattuto nel gemello Giacobbe che aveva cucinato una minestra di lenticchie. Quando chiese al fratello un piatto per sfamarsi, Giacobbe glielo concesse a patto che lui rinunciasse alla sua eredità e al suo diritto di primogenitura. Esaù a cui non interessavano queste cose, accettò, rinunciando però per sempre al suo diritto di diventare Re e guida degli Ebrei per una scodella di lenticchie.
E’ da questo episodio che ha origine la perifrasi che si usa quotidianamente “vendersi per un piatto di lenticchie”, che vuole indicare l’atto di darsi via per poco e di ricevere un compenso bassissimo rispetto al valore di quello che si dà in cambio. Ed è proprio per questo scellerato scambio che gli Ebrei sono soliti mangiare lenticchie quando sono in lutto: lo fanno in memoria del fatto che Esaù dette via la cosa più preziosa che aveva.
Facendo un grande salto arriviamo a noi e al cenone di San Silvestro in cui si nota che, tra apologie e detrazioni, le lenticchie hanno attraversato tutta la storia del genere umano. Ma da dove viene questa specifica usanza culinaria? Facciamo un salto nel periodo degli antichi Romani i quali ogni inizio anno erano soliti regalare una borsa di cuoio piena di lenticchie, da legare alla cintura con l’augurio che questi legumi, che tanto ricordavano nella forma delle piccole monetine, si trasformassero durante l’anno in denaro vero.
La descrizione storica del laboratorio esperienziale è la base per comprendere il senso del nostro Viaggio di Formazione che ci porterà, quindi, attraverso ciò che i nostri occhi vedranno fuori, a dare valore alla nostra visione interiore, la quale viene supportata dai simboli con cui il Divino ci parla. Oracolare attraverso la connessione con l’Universo e onorare il proprio lavoro come espressione della Divinità in noi.
Monti Sibillini “La Sibilla che è Oracolo” = La parte intuitiva in noi che ci porta l’Oracolo
Il Lago della Sibilla = Lo specchio d’acqua che ci ricorda il tradimento verso il nostro Maestro o Maestra interiore
Fioritura di Castelluccio di Norcia = Il fiorire dei nostri progetti in noi
Lenticchia = Simbolo del valore che diamo al nostro lavoro in denaro
Arrivo e sistemazione in Hotel del seminari/laboratorio o altra struttura scelta dall’utente
Arrivo alla location che verrà scelta per il seminario/laboratorio entro le ore 15:00.
Cerchio Sacro e apertura del Viaggio in gruppo.
Benedizione degli Antenati e delle Antenate del luogo
Benedizione delle nostre Antenate e dei nostri Antenati
Esercizio con i Fiori di Pietra
Ore 18:30 fine laboratorio
Cena
Ore 9:00 partenza per vedere i campi delle lenticchie in fiore
Ore 13:00 Pranzo
Ore 15:00
Laboratorio, pratiche ed esercizi:
L’arte delle Sibille, Oracolare attraverso l’immagine e il movimento
Condivisione nel Cerchio Sacro, estrapolazione della frase di Potere
Ore 18:30 fine laboratorio
Cena
Ore 9:00 partenza per il Lago di Pilato sul Monte Vettore
Laboratorio, pratiche ed esercizi- Meditazione Camminata
Costruzione di una Mesa in Natura
Connessione con lo Spirito del Lago e portare un oracolo come servizio dell’Anima.
Ore 13:00: Pranzo
Ore 15:00
Laboratorio, pratiche ed esercizi
Iniziazione alla Magia delle Fate
Viaggio nella grotta della Sibilla
Condivisione del Cerchio
Ore 18:30 fine laboratorio
Saluti finali
Questo Viaggio Formazione, o laboratorio Esperienziale, è rivolto a tutti gli amanti della storia dell’Italia e delle nostre radici, ai ricercatori, ai cantastorie, agli apprendisti alchemici, a chi vuole comprendere il valore della formazione nel luogo stesso che la insegna. A chi ha necessità di fare la propria esperienza personale e comprendere la bellezza della conoscenza. A chi ama la cultura e l’arte della divinazione, in quanto strumento della nostra intuizione. Dai 18 anni in poi. I ragazzi sotto i 18 devono essere accompagnati dai genitori.
Perché è necessario conoscere il proprio territorio come punto di conoscenza di sé
Perché scoprirai tante cose di te e dei tuoi antenati
Perché la magia che vive in noi ha necessità di essere riconosciuta ed agita
Perché è importantissimo sapere da dove viene la nostra cultura Italiana e onorare la terra dove siamo nati o dove abbiamo scelto di vivere, dove popoli antichi prima di noi hanno lasciato la loro sapienza racchiusa in ogni simbolo posto sul nostro cammino
Perché sei un viaggiatore cara Anima e questo diventa il viaggio nel viaggio
Perché toccherai con mano ciò che hai sperimentato in un’ altro viaggio, quello fatto nei libri
Perché ami la vita, conoscere e godere di ciò che sei
Perché scoprirai il motivo per cui hai scelto di operare attraverso un determinato “lavoro”
Perché è tempo di mettersi in gioco
Perché è utile a tutti i percorsi fatti sulle e con le discipline Olistiche
I costi di pernottamento e pasti sono a carico dei partecipanti
Per la prenotazione alberghiera contattare:
Agenzia Viaggi Onda Marina di Cesenatico
📞 0547 673200
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info@ondamarinaviaggi.com
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catia.massari@eidosformazione.it
Cara Catia,
Ti scrivo inanzitutto per RINGRAZIARTI🌹❤️
È da un paio di settimane che “casualmente” ho scoperto i tuoi oracoli del mattino e mi sto guardando le dirette passate e ora seguo con interesse e presenza.
Ovviamente sono capitati proprio in questo momento dove stanno/potrebbero Avvenire cambiamenti interessanti, momento in cui mi sento ancora più consapevole della vita e la mia strada si illumina sempre di più anche se ombre, dubbi, paure e giudizi e Ego vengono sempre a galla.
Sono qui perché voglio allenarmi ad osservare, a dire si alla mia anima e a trovare l’equilibrio accogliendo gli opposti. Proprio come parli nei tuoi video. Grazie per questo che dono che stai mettendo a disposizione per noi🙏💞
Sono felice in Germania e ancora di più perché sento una connessione potente con l’Italia e con te più che mai cara maestra. Davvero tante volte e anche più volte al giorno ti ringrazio nel mio cuore per tutto ciò che ho scoperto, imparato ed evoluto attraverso i tuoi insegnamenti e le tue pratiche.
Ho praticato Reiki alla mia coinquilina ed è stata meglio. Lo pratico al cibo e in altre occasioni. Anche al lavoro con i bambini o prima di dormire.
Il messaggio di oggi dell oracolo è guardacaso proprio quello che mi serve per ciò che sto vivendo.
La mia coinquilina è tosta ed è anche lei una maestra perché attraverso di lei vengono fuori emozioni antiche ma a volte è difficile perché mi arriva quella sensazione che lei “sa tutto” della vita e anche della mia e tocca tante corde delicate. Dice di essere una delle persone più positive che ci siano ma poi spesso si lamenta perché alcune sue aspettative non corrispondono e questo mi fa lavorare sui miei sensi di colpa e su ciò che invece io sono e i miei tempi che mi occorrono per evolvere.
Forse riuscirò a maggio a lavorare nell asilo nel bosco qua. Il mio sogno. E proprio quando si sta realizzando arrivano delle paure. Ed è interessante da osservare come ogni esperienza ha semplicemente i lati ombra e i lati luce come la luna ogni notte.
Le scelte per me sono sempre ardue e sto imparando che ogni scelta apre ad altre possibilità.
Lavoro poi sull’ironia. Prendo le cose un po troppo sulserio ultimamente mentre potrei vivere con molta più leggerezza.
È così bello il sentiero della vita e ora sono tornata a Trier e vivo proprio accanto al bosco e ogni giorno sono la a camminare e/o meditare.
Ti mando tanto Amore, anche a tutti a casa e alla tua associazione e accademia.
❤️🌹Aho🙏❤️💞
– Elena S. –
Nel 2013 vengo a conoscenza dell’Associazione il Richiamo di Catia Massari, decido di partecipare a una presentazione di cerchi di donne “Luna Rossa”. Quella sera decido di partecipare all’evento, è stata la scelta migliore che potessi fare per migliorare la mia vita. Catia mi è subito entrata dentro, la sua semplicità, il suo modo di esprimersi (fatti non parole) come dice sempre, poi il modo di presentare il progetto è stato per me un varco luminoso che si apriva. Da quel momento partecipo settimanalmente agli incontri: meditazione, reiki, cerchi di donne, viaggi sciamanici e tanti altri progetti. Catia in questi anni per me è stata un’insegnante, una guida, mi ha aiutato a comprendere la mia direzione, mi ha portato a fare chiarezza e comprende tante situazioni che mi causavano, dolore sia fisico, sia emozionale. Ad oggi la sensazione più forte è quella di avere imboccato la strada giusta per me. Catia in questo è stata la lanterna al mio fianco, pronta a sostenermi e a incoraggiarmi a trovare la mia direzione, il mio compito in questa vita. Grazie Madre di esserci sempre, un abbraccio di ❤️
– Monica N. –