• Date e orari:
il corso si terrà nei seguenti giovedì:
3 – 17 Ottobre 2024
7 – 21 Novembre 2024
5 – 19 Dicembre 2024
9 – 23 Gennaio 2025
6 – 20 Febbraio 2025
6 – 20 Marzo 2025
3 – 17 Aprile 2025
– Le serate hanno tutte uno stesso filo conduttore ed è consigliato frequentare l’intero ciclo. È comunque possibile partecipare a UNA O PIU’ SERATE A SCELTA, indicandolo nel modulo in fondo a questa pagina al momento dell’iscrizione
• Orari: dalle 21.00 alle 23.00
• Dove: in presenza presso via L. Settembrini 30/A, Savignano sul Rubicone (FC)
• Docente: Catia Massari
• Costo del corso: € 30 a incontro
– Le iscrizioni devono pervenire necessariamente entro le ore 12:00 della data a cui si vuole partecipare
– Eventuali disdette da parte del partecipante vanno comunicate almeno 24 ore prima dell’incontro. In caso contrario la quota di iscrizione non verrà restituita
La teatroterapia viene definita come la messa in scena dei propri vissuti, nel contesto di un gruppo, con il supporto di alcuni principi di presenza scenica che derivano dall’arte dell’attore. L’attore è la personalità che assumendo un determinato ruolo entra totalmente nel vissuto senza tener presente il contesto che è stato messo in scena per dargli la possibilità di esprimere la sua Opera.
La si può definire come una disciplina che, dando la possibilità di staccarsi dalla quotidianità si sposta su un altro piano e riesce a caratterizzare un nuovo modo di osservare, attraverso il gruppo, la propria personalità si muove dando le sue informazioni a che si compia il proprio disegno esprimendo le proprie emozioni attraverso l’espressione comunicativa corporea.
L’occasione nasce dalla possibilità di interpretare dei ruoli che possono essere stati occasioni di traumi e dispiaceri. Attraverso la messa in scena di parti profonde dell’identità individuale si possono superare periodi di disagio sviluppando delle strategie di coping per accedere alle risorse interiori fondamentali per il proprio benessere psicologico ed emotivo dandoci la possibilità di aprirci a nuove esperienze di trasformazione interiore.
La ricerca condotta, lungo il Novecento, intorno ai processi psicofisici impliciti nel lavoro creativo dell’attore, si è spinta al punto di dover riconoscere che «nel sapere dell’attore, in certe sue pieghe e potenzialità, si specchiano pratiche di igiene spirituale che non sono solo di attori. […] L’effetto collaterale per cui l’attore è anche colui che dall’interno “assapora” la propria azione, può essere coscientemente elaborato e trasformato in un fine. Le tecniche dell’attore, cioè, possono essere utilizzate come vie per una disciplina del sé, per ottenere una dilatazione della percezione e magari della coscienza. Da ciò l’apparente paradosso per cui le tecniche dell’attore possono essere senza fine di spettacolo» (Taviani, 1996: 145).
Ognuno di noi vive in solitudine i propri drammi interiormente e, questo provoca una dissociazione della personalità, in quanto le emozioni che causa il dolore vissuto sono così tangibili ,che ci fanno dimenticare chi siamo e perché siamo qui. La difficoltà è quindi staccarsi dal proprio dramma personale e guardare oltre alle proprie passioni che ci assorbono talmente tanto da allontanarci dalla nostra vera natura. La drammaterapia è una modalità attiva ed esperienziale che da la possibilità al partecipante di facilitare la possibilità di raccontarsi, esprimendo le proprie emozioni in maniera appropriata, stabilendo delle mete, risolvendo i problemi, migliorando i rapporti interpersonali, accrescendo la propria flessibilità nell’esprimere i ruoli che si vanno a creare nelle tante relazioni instaurate nell’arco degli anni, dandoci la possibilità di crearne delle nuove.
“Ogni nostra espressione manifesta, è un rituale nella grande cerimonia che è la vita”
Secondo Jospeph Campbell (1949) Il Viaggio dell’Eroe è la narrativa originaria, il “monomito” da cui si dipartono tutte le altre (miti, fiabe, leggende). Questa struttura rispecchia il viaggio nella vita di ogni individuo. Ma soprattutto rappresenta un archetipo della trasformazione: l’eroe ritorna dal suo viaggio cambiato e pronto per una nuova fase dell’esistenza.
Hellinger ci parla:
“Smetti di dubitare di te stesso e prenditi cura della tua unicità.
Come il fiore più prezioso del tuo albero.
Sei il sogno di tutti i tuoi antenati.”
Quattordici incontri dove mettere in “atto” una vita intera insieme ad altre vite, partendo dalla personalità fino ad arrivare a chi veramente siamo “Un Essere in Potenza” di cui conosciamo ben poco, perché sommerso da varie sovrastrutture. Mettere in scena o meglio mettersi in scena ci libererà dalle tante credenze, giudizi e pregiudizi che inquinano la nostra mente, per ritrovare il centro di gravità permanente a cui tornare ogni qualvolta ci sentiamo abbandonati, soli e persi.
Lo scopo è FIORIRE
“CONOSCI TE STESSO E DIVENTA CIO’ CHE SEI”
La nostra personalità è la maschera che indossiamo quotidianamente per vivere nella società le nostre relazioni, questa maschera è stata costruita nel tempo partendo dalle informazioni ricevute fin dal grembo di nostra madre e anche prima, in un’altra vita e in un altro tempo. La personalità è importantissima per fare esperienza su questo piano di vita, conoscerla nei suoi aspetti espressivi ci da la possibilità di comprendere perché ne abbiamo necessità e come possiamo utilizzarla nel nostro progetto di vita. Esprimiamo le nostri pensieri, le nostre emozioni attraverso l’azione che anima la maschera.
La personalità o Maschera si è formata nel tempo attraverso informazioni che abbiamo ricevuto tramite delle esperienze che ci hanno lasciato delle ferite, le quali hanno dato sempre più forma alla maschera che ogni giorno al nostro risveglio indossiamo. Queste ferite si esprimono attraverso modalità che abbiamo adottato per difenderci da ulteriori esperienze dolorose. Conoscere quali sono le ferite che hanno creato la maschera che quotidianamente indossiamo è un processo liberatorio, così che possiamo alleggerirci dai sensi di colpa e liberarci dai ricatti emotivi.
Per conoscere le funzioni vitali, intellettuali e sentimentali della personalità/maschera è necessario concentrarci sul nostro corpo e sulle sue singole parti, le quali compongono il corpo fisico, mentale ed emozionale. E’ necessario per cui imparare ad ascoltarsi e ad ascoltare, per questo è importante imparare a concentrarsi disciplinando la mente. Molte volte accade che, mentre portiamo l’attenzione a ciò che viviamo qui ora, la mente, avendo una sua particolare predilezione a spostarsi continuamente in ogni direzione, perdiamo il punto su cui avevamo posto la nostra attenzione, con il preciso scopo di “ concentrarci” ritrovandoci in una confusione di pensieri e totalmente in disequilibrio.
La personalità nasce e crea così una storia, una favola che ha un inizio e una fine. Mentre essa vive la storia si accorge di un malessere sottile che la disturba continuamente ma che non sa da dove arrivi, c’è qualcosa o qualcuno che sta spingendo da qualche parte ma rimane invisibile e poco presente; la personalità cerca di scacciare questo malessere sottile, questo sussurrare, questo richiamare, in tanti modi perdendosi nelle tante pieghe del mondo. Eppure il sussurro continua e anche il mal- essere. Scrivere, raccontare la propria fiaba ci aiuta a riconoscere che la personalità non è la protagonista della storia, forse la protagonista è l’Anima.
Ciò che è visibile ha una sua manifestazione nell’invisibile; i colori sono l’espressione del movimento dell’invisibile che si manifesta attraverso la luce. Posso dipingere la mia Anima attraverso la vibrazione del colore così da manifestare quella parte che sussurra e che non riesco a vedere. Le immagini che appariranno attraverso i colori saranno uno spunto per conoscere più a fondo gli stati d’animo, i quali vivono nel nostro strato inconscio dove la personalità non ha potere, né conoscenza. Conoscere le immagini interiori che vivono nel giardino della mia Anima.
La mia personalità è uno strumento che uso per entrare in contatto con la mia Anima, ed è attraverso questa unione che ritrovo l’unione con tutte le parti di me, ricongiungendomi con la mia Anima comincio a danzare, sentendo la gioia aumentare in me data da questa unione, del visibile con l’invisibile. La danza mi consente di godere del ritmo del mio corpo, in un’insieme di emozioni ed espansioni che mi guidano sempre più in alto verso la comunione con ciò che sono, esploro i miei movimenti attraverso i miei sensi.
Conoscendo sempre di più me stesso comincio ad interfacciarmi con il mondo esterno, l’altro, il gruppo, la società. La fiducia che ho di me stesso mi porta a relazionarmi con l’altro in un gioco che possiamo chiamare vita, dove la relazione viene costruita attraverso la fede di chi siamo e di come vogliamo vivere tutte le nostre relazioni. Dopo aver conosciuto me stesso, ora è tempo di conoscere gli altri e di allacciare relazioni e instaurare rapporti basati sulla fiducia.
Durante la conoscenza dell’altro ho necessità di comprendere come il mio corpo risponde alle influenze esterne, quanto sono predisposto a farmi condizionare da ciò che accade nella relazione con il mondo esterno. Importante è ritornare ad ascoltare il corpo per capire se da qualche parte mi sono perso, se mi sono confuso, se ho perso il punto, il centro. Ritornare al mio corpo dopo aver camminato nel mondo, ritornare al mio sentire per ritrovare la pace e l’armonia se in qualche modo le ho abbandonate in un momento di confusione o di disattenzione.
Essenziale dare Voce alla mia Voce così che io possa manifestare a me stesso in ciò che vivo e in ciò che sento . La Voce della mia Anima che a volte viene sopraffatta dalla voce della mia personalità che continuamente si batte per esaudire le sue voglie e i suoi capricci. Comunicare è essenziale, attraverso la Voce io manifesto i suoni che compongono le parole le quali danno vita ad un’immagine. Ho sperimentato il corpo e la sua comunicazione attraverso il ritmo del movimento, interiore ed esteriore, ora sperimento il suono del mio corpo attraverso la Voce. Ecco che io mi conosco sempre di più perché faccio esperienza consapevole di me stesso.
Il tempo scorre e io insieme alla mia personalità scopro che la vita è un’insieme di passaggi che ,ciclicamente ogni anno ritorna nella data della mia nascita, aggiungendo così gli anni agli anni, ed è così che mi ritrovo a vivere le mie stagioni in armonia con le stagioni della Terra, della Luna e dell’Universo intero, in continuo moto di Vita, Morte e Rinascita che ogni anno si ripete ma mai uguale. L’Anima che è eterna, mi fa sentire la sua voce dentro me stesso, sussurrandomi che la fine è solo un’illusione creata dalla mia personalità che, dovrà dissolversi, per questo ne ha paura e teme la morte.
Siamo simili agli alberi, mentre ci accingiamo a vivere le nostre vite nel passare delle stagioni. Ogni albero rappresenta un aspetto della nostra essenza, con cui possiamo relazionarci per conoscere il mondo in cui viviamo, il quale è composto da minerali, piante, alberi, erba, fiori, animali. La flora e la fauna sono altri aspetti del mondo in cui viviamo che fanno parte di noi. Spesso facciamo delle allegorie tipo “ Salda come una roccia” “ Radicata come una quercia” “ Selvaggia come una tigre” ecco che questi esempi ci mostrano come le immagini rappresentano una parte presente in noi. La personalità scopre di essere guidata da un’Anima che è in comunione con l’Anima del mondo.
Tornare bambini per riconnetterci con la parte più pura di noi, con la parte più naturale e semplice, che in passato è stata inquinata dalle tante informazioni che abbiamo ricevuto, la quali hanno distrutto e sostituito la nostra naturale espressione. Ri-conoscerci attraverso il gioco e i movimenti naturali della nostra natura più profonda, dando spazio ai movimenti dell’Anima.
Consapevolezza e presenza saranno ora manifesti in noi, dopo aver incontrato la personalità, averla vista e compresa siamo arrivati a sentire che è l’Anima la guida. Ascoltare con consapevolezza il ritmo dei nostri pensieri sapendo che non siamo i nostri pensieri, ascoltare con consapevolezza tutte le parti del nostro corpo sapendo che noi non siamo il nostro corpo, ascoltare le nostre emozioni sapendo che non siamo le nostre emozioni, è così che ci staccheremo dagli attaccamenti della personalità riportando l’attenzione all’ascolto e liberandoci dallo stress e dalla pesantezza del quotidiano.
Ora so che IO SONO perché mi distacco da ogni giudizio e da ogni pregiudizio, lascio che tutte le parti del mio IO si riuniscano in me per tornare unito e integro, sono stato seme e poi germoglio, ho potato i rami secchi per poi fiorire.
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“… Il teatro è un luogo di verità, protetto, dove poter smontare il proprio io e attingere alle risorse più straordinarie e misteriose dell’individuo”
(Cfr.Valentini, 1989)
L’espressione di se stessi darà voce alle proprie emozioni personali, utilizzando l’immaginazione terapeutica come suggerito da Jung e da Hillman, contribuirà a vivere la catarsi del mondo onirico. Daremo voce a tensioni non elaborate, miglioreremo la complessività del se, facilitando l’autoconsapevolezza.
Utilizzeremo diversi strumenti fra i quali la Meditazione, la Mindfulness, la Visualizzazione, la Narrazione basata su metafore e processi empatici e comunicativi, l’Acquerello di Steiner, la Fiaba usata come strumento simbolico, grazie alla quale è possibile elaborare contenuti inconsci senza ricorrere al meccanismo di rimozione, in questo modo l’utilizzo della fantasia costituisce una valida possibilità di accesso al contenuto inconscio del bambino/adulto.
Tutte queste tecniche serviranno a ridurre lo stress, rafforzare il sistema immunitario, diminuire il dolore e accelerare la guarigione delle ferite.
I volti della personalità – la Maschera come possibilità di esprimere le proprie emozioni e i propri stati d’animo
Utilizzeremo il disegno e la pittura per manifestare su carta qual è l’emozione che vogliamo vivere e sentire attraverso l’esercizio dell’interpretazione come viviamo all’interno del ruolo che indossando la Maschera disegnata.
Lo scopo è divenire consapevoli delle tante manifestazioni emozionali che viviamo quotidianamente senza rendercene conto.
Cosa portare con sé:
Fogli da disegno, colori (a pastello, a matita, ad acquerello), forbici da carta, filo elastico, e tutto il necessario per scrivere e prendere appunti.
Le 5 ferite e come guarirle: Rifiuto, abbandono, ingiustizia, umiliazione, tradimento
In questo incontro ogni partecipante avrà l’occasione di interpretare la “ferita” che sente più affine e nello stesso tempo sarà spettatore delle ferite che gli altri partecipanti interpreteranno. Protagonista e spettatore faranno parte di un’insieme dove ognuno racconterà la propria esperienza traducendo le emozioni in parole.
Concentrazione – Meditazione – Contemplazione
Serata dedicata alla concentrazione meditata. Impareremo a concentrarci e a capire come la mente riesca a sfuggire continuamente alla nostra richiesta di soffermarsi su un unico punto, che sia un’oggetto, un’immagine o una frase.
Il nostro corpo come strumento di conoscenza in uno spazio tempo che sfugge al controllo della mente, guidati in un viaggio all’interno delle nostre funzioni vitali per ripristinare quei sistemi che possono essere disarmonici. Imparare a dialogare con tutte le parti del nostro corpo sentendone le varie espressioni.
La Fiaba come espressione dell’Anima
Serata dedicata alla Fiaba. Ogni partecipante porterà con sé una fiaba a sua scelta che leggeremo come esercizio teatrale. Ogni partecipante poi annoterà quelle che sono le sue considerazioni sulla fiaba, per poi condividerle nel gruppo così da creare una storia che si allaccia a tutte le altre storie.
La Pittura come espressione dei colori e delle immagini presenti in noi
Il colore ha da sempre rappresentato le nostre emozioni, in questa serata sarà la pittura emozionale a tingere il nostro foglio che è il simbolo dell’Essere in Potenza che vive in ognuno di noi.
Useremo la tecnica della Visualizzazione Attiva per poi portare sul foglio ciò che la nostra parte animica ci ha mostrato, suggerendoci attraverso i colori e le forme cosa possiamo manifestare. Ogni immagine sarà poi meditata per allenare la parte intuitiva e profonda presente in ogni essere umano, dando voce all’immagine.
Occorrente: Fogli da disegno, colori ( pastelli, matita o acquerello) per gli acquerello portare pennello, un bicchiere, un pannetto. Tutto l’occorrente per prendere appunti.
Meditazione danzata
Il nostro corpo e la musica sono legati fra loro dal movimento che induce a trovare e conoscere il proprio ritmo interiore per poi esprimerlo in completa libertà. Serata dedicata al movimento del corpo come espressione del proprio canto interiore. Il lavoro sul ritmo e sull’espressione del corpo attraverso i movimenti e i gesti. Parlare con il corpo, manifestare attraverso i movimenti i nostri stati d’animo per imparare ad ascoltare, a sentire a comprendere
Il Gioco della Fiducia
Hai mai lavorato in un team dove nessuno si fida l’uno dell’altro? È molto brutto, vero? Non sai mai a quale ruolo si sta giocando con i tuoi colleghi! E non ti senti disposto a offrire il tuo aiuto perché non sai mai se sarà ricambiato.
D’altro canto, non c’è niente di più bello che fidarsi dei propri colleghi di lavoro. La fiducia rappresenta il fondamento di ogni rapporto e quando c’è fiducia diventa più facile andare d’accordo, lavorare bene insieme e sentirsi motivati nell’andare in ufficio ogni giorno.
Così accade nelle famiglie e in ogni situazione dove il gruppo è un unico corpo formato da più espressioni.
Le espressioni del corpo
Serata dedicata al corpo, postura e respiro, movimento staticità, sentire, ascoltare, percepire. Il nostro corpo è un’ alambicco che il nostro alchimista interiore usa per generare energia attraverso il movimento attivo e passivo/attivo. Sperimentare e conoscere le varie espressioni del nostro corpo attraverso gli arti e il viso, sentire il battito del cuore e il sangue che scorre nelle vene.
La staticità come il movimento, e il movimento nella staticità. Sincronizzare il movimento con il respiro mentre la mente si concentra nell’attenzione del momento. Vivere il qui ora, ascoltando come il nostro Io risponde acquietando la mente.
Dare Voce alla Voce con la Voce
Serata dedicata alla comunicazione attraverso il suono della nostra voce.
Voce attiva, voce ricettiva, le vocali, il suono la vibrazione e la frequenza. La Voce come espressione di sé.
Dare Voce alle mie emozioni, le mie emozioni nelle vocali, le vocali vibrano nel corpo. Molte discipline spirituali si esprimono attraverso il canto che produce suoni i quali vibrando salgono e scendono alternando le frequenze.
Gridare, urlare, sussurrare, cantare, parlare, tutte espressioni della Voce. Impariamo ad utilizzare la nostra voce per comunicare e condividere nella relazione.
Le età dell’essere umano
Serata dedicata alla ciclicità dell’ essere umano, collegata alla ciclicità della terra. Le stagioni, la luna, l’Uomo e la sua età. Quando ci riferiamo alla ciclicità parliamo di un movimento di crescita continua che passa attraverso la parte accrescitiva e poi a quella distruttiva per poi ricominciare il ciclo. Vita, morte e rinascita si rincorrono senza raggiungersi mai in un eterno movimento che forma un cerchio, da dove parte un nuovo movimento fino a diventare una spirale.
Vivendo le nostre età in una visualizzazione possiamo fare esperienza di come rispondiamo ad ognuna di esse.
Meditazione dell’Albero
L’albero nei suoi tanti aspetti è molto simile all’uomo, le sue radici, il suo tronco, i suoi rami che si riempiono di foglie, fiori e frutti. In questa serata faremo esperienza del sentirsi albero e di come l’albero vive le stagioni e le trasformazioni che lo rendono sempre più radicato nella terra, mentre i rami svettano sempre più in alto fino a toccare il cielo.
Scopriremo quale albero ci è più affine e ci affideremo alla sua “medicina”, interpretandolo nelle sue stagioni. Un’esperienza che ci farà comprendere l’importanza del radicamento per vivere con più stabilità le esperienze della vita.
Euritmia
Ritornare bambini attraverso l’Euritmia sarà lo scopo di questo laboratorio. La forma in cui vengono presentati gli esercizi sarà poi soprattutto quella del gioco, vale a dire la modalità fondamentale con cui si svolge la vita dei bambini in questo arco di tempo. Tutti i movimenti euritmici assumono l’aspetto di giochi, che possono basarsi sui mestieri, sul rapporto con la natura e sul ritmo delle stagioni e delle feste; inoltre si possono accompagnare a poesie, racconti o fiabe, che nutrono la fantasia di belle immagini intese a svelare i misteri del creato. L’euritmia elementare ha un valore fondamentale in relazione alla crescita del bambino. Ritornare bambini per comprendere i bambini.
Steiner stesso, egli ha affermato: “Se si fa fare Euritmia elementare ai bambini piccoli, essi potranno acquistare una forza dell’Io che sarà più efficace dell’educazione scolastica e persino delle disposizioni del destino”.
Mindfulness
La traduzione in italiano della parola mindfulness è consapevolezza. Per dare un corretto significato al termine mindfulness, quindi, possiamo pensare che essa rappresenti l’essere pienamente presenti e consapevoli di quello che sta accadendo in un preciso momento, vivendo nell’istante presente.
Questo concetto affonda le sue radici nelle tradizioni contemplative buddhiste; il nome inglese, infatti, deriva dalla parola sati che nella lingua Pali significa “consapevolezza” o “attenzione presente e attiva”.
La mindfulness è il prestare attenzione, in modo specifico, al momento presente e senza giudizio: sapere dov’è la nostra mente e poter scegliere dove dirigerla ci aiuta a vivere con consapevolezza il “qui e ora”.
E cosa non è la mindfulness? Sicuramente, non si tratta di una moda, né di una semplice tecnica di rilassamento fine a se stessa. Essa è una pratica e, come tale, ha bisogno di essere coltivata con costanza, tempo e pazienza.
IO SONO – Elevazione del SE’
Un Viaggio interiore alla scoperta del proprio Sé, così da poter comprendere meglio tutti i cieli che inconsapevolmente viviamo nel qui e ora. Utilizzando le tecniche della psicologia transpersonale entreremo nel nostro profondo per unirci alle nostre tante parti disseminate in tempi e luoghi diversi.
La frase che spesso include tutto questo è: “In quella storia ho lasciato una parte di me”- “Con te se ne và un pezzo di cuore” – “Lì ho lasciato me stesso/a”…..
E’ tempo di riunire, di sanare, di tornare integri; IO SONO DIO IN AZIONE OVUNQUE
Seminare – Germogliare – Potare – Fiorire
Roberto Assagioli: Il Sé e la Psicologia Transpersonale
“La psicologia transpersonale si propone di studiare i processi che portano oltre l’io attraverso lo studio di esperienze trascendenti lo stato di coscienza.
Gli strumenti operativi della psicologia transpersonale sono le cosiddette “tecnologie del sacro”, ovvero modalità di cura che trascendono i confini della mente razionale e lavorano sugli stati di coscienza. Questi strumenti contengono un vero e proprio calderone di prassi che include: il viaggio sciamanico, canti, danze, visioni e intuizioni, ipnosi, ripetizioni verbali, sogni per modificare lo stato di coscienza, in altre parole la Vita in un Teatro dove tutto è possibile perché include l’impossibile.”
• Lo scopo di questi incontri è “CONOSCERE SE STESSI”: chi sono, da dove vengo, dove vado e con chi, sono le domande più importanti che ogni essere umano si dovrebbe fare. Utilizzando diverse tecniche andremo a conoscere ciò che ci impedisce di vivere in piena libertà la nostra vita. Il lavoro sulle cinque ferite emozionali di base ci mostrerà le maschere create dalla personalità per proteggersi dalla sofferenza e dalla paura; vedere le proprie maschere e quelle degli altri ci aiuta nella comprensione e nel perdono, liberando gli aspetti più dolorosi del nostro vissuto con dolcezza e gentilezza.
• Lavorare sulle ferite, che durante la prima infanzia, si possono essere formate attraverso determinati episodi che vengono percepiti dal bambino come minacciosi per la sua sicurezza e sopravvivenza, non solo a livello fisico, ma anche e soprattutto a livello relazionale ed emozionale, ci porta a conoscere il motivo per cui determinate situazioni continuano ad accaderci, sempre con lo stesso risultato finale. Situazioni che si ripropongono a distanza di anni.
• La più grande paura del bambino (istintivamente) è quella di perdere la connessione con l’adulto a cui attribuisce tutto il potere di garantirgli la sicurezza. Durante le varie esperienze in cui il bambino percepisce una qualche minaccia e prova una particolare sofferenza psichica ed emozionale, nasce in lui un imprinting (una registrazione) che viene chiamata “ferita emozionale”. La diversa modalità con cui tale sofferenza viene percepita, dà luogo ad una specifica ferita emozionale.
E’ possibile riconoscere, accettare e metabolizzare la proprie maschere, superare le paure per le quali sono nate e tornare a vivere secondo la nostra vera natura, la nostra pura essenza.
Spesso ci sentiamo rifiutati, abbandonati, traditi, umiliati e trattati ingiustamente, ma in realtà ogni volta che ci sentiamo feriti è entrato in campo il nostro Ego, a cui piace credere che la colpa sia di qualcun altro.
Cara Catia,
Ti scrivo inanzitutto per RINGRAZIARTI🌹❤️
È da un paio di settimane che “casualmente” ho scoperto i tuoi oracoli del mattino e mi sto guardando le dirette passate e ora seguo con interesse e presenza.
Ovviamente sono capitati proprio in questo momento dove stanno/potrebbero Avvenire cambiamenti interessanti, momento in cui mi sento ancora più consapevole della vita e la mia strada si illumina sempre di più anche se ombre, dubbi, paure e giudizi e Ego vengono sempre a galla.
Sono qui perché voglio allenarmi ad osservare, a dire si alla mia anima e a trovare l’equilibrio accogliendo gli opposti. Proprio come parli nei tuoi video. Grazie per questo che dono che stai mettendo a disposizione per noi🙏💞
Sono felice in Germania e ancora di più perché sento una connessione potente con l’Italia e con te più che mai cara maestra. Davvero tante volte e anche più volte al giorno ti ringrazio nel mio cuore per tutto ciò che ho scoperto, imparato ed evoluto attraverso i tuoi insegnamenti e le tue pratiche.
Ho praticato Reiki alla mia coinquilina ed è stata meglio. Lo pratico al cibo e in altre occasioni. Anche al lavoro con i bambini o prima di dormire.
Il messaggio di oggi dell oracolo è guardacaso proprio quello che mi serve per ciò che sto vivendo.
La mia coinquilina è tosta ed è anche lei una maestra perché attraverso di lei vengono fuori emozioni antiche ma a volte è difficile perché mi arriva quella sensazione che lei “sa tutto” della vita e anche della mia e tocca tante corde delicate. Dice di essere una delle persone più positive che ci siano ma poi spesso si lamenta perché alcune sue aspettative non corrispondono e questo mi fa lavorare sui miei sensi di colpa e su ciò che invece io sono e i miei tempi che mi occorrono per evolvere.
Forse riuscirò a maggio a lavorare nell asilo nel bosco qua. Il mio sogno. E proprio quando si sta realizzando arrivano delle paure. Ed è interessante da osservare come ogni esperienza ha semplicemente i lati ombra e i lati luce come la luna ogni notte.
Le scelte per me sono sempre ardue e sto imparando che ogni scelta apre ad altre possibilità.
Lavoro poi sull’ironia. Prendo le cose un po troppo sulserio ultimamente mentre potrei vivere con molta più leggerezza.
È così bello il sentiero della vita e ora sono tornata a Trier e vivo proprio accanto al bosco e ogni giorno sono la a camminare e/o meditare.
Ti mando tanto Amore, anche a tutti a casa e alla tua associazione e accademia.
❤️🌹Aho🙏❤️💞
– Elena S. –
Nel 2013 vengo a conoscenza dell’Associazione il Richiamo di Catia Massari, decido di partecipare a una presentazione di cerchi di donne “Luna Rossa”. Quella sera decido di partecipare all’evento, è stata la scelta migliore che potessi fare per migliorare la mia vita. Catia mi è subito entrata dentro, la sua semplicità, il suo modo di esprimersi (fatti non parole) come dice sempre, poi il modo di presentare il progetto è stato per me un varco luminoso che si apriva. Da quel momento partecipo settimanalmente agli incontri: meditazione, reiki, cerchi di donne, viaggi sciamanici e tanti altri progetti. Catia in questi anni per me è stata un’insegnante, una guida, mi ha aiutato a comprendere la mia direzione, mi ha portato a fare chiarezza e comprende tante situazioni che mi causavano, dolore sia fisico, sia emozionale. Ad oggi la sensazione più forte è quella di avere imboccato la strada giusta per me. Catia in questo è stata la lanterna al mio fianco, pronta a sostenermi e a incoraggiarmi a trovare la mia direzione, il mio compito in questa vita. Grazie Madre di esserci sempre, un abbraccio di ❤️
– Monica N. –