Cos’è lo Sciamanesimo?
Quando si parla di Sciamanesimo la mente gioca lo scherzo di collegare questa pratica a qualcosa di soprannaturale.
La tendenza è quella di mischiare distorte credenze o “sentito dire” che vacillano tra presunta stregoneria e superstizione.
Ma lo Sciamanesimo non ha nulla a che fare con questo.
Si tratta di un insieme di conoscenze e antichissime tecniche dedicate al raggiungimento del benessere totale dell’individuo.
In questa disciplina, come nella maggior parte di quelle che fondano le radici nel nostro passato più lontano, l’individuo viene visto come un perfetto e armonico insieme di mente, corpo e spirito.
Per Sciamanesimo si intende la pratica spirituale più antica conosciuta dall’uomo, una via per il recupero del potere personale, dell’equilibrio energetico e della saggezza.
Lo Sciamanesimo consistente nello studio e nella pratica di tecniche e principi tramite i quali uomini e donne mettono in relazione la propria forza vitale con lo spirito di ogni altro essere o cosa.
Questa pratica è diffusa in ogni parte del mondo, in tutti i continenti.
In America (Nord e Sud) e in Africa si sviluppa nelle forme animistiche, in Australia vediamo il “Tempo del Sogno”, mentre in Asia e nelle isole polinesiane troviamo le forme più spirituali.
Il significato della parola Sciamanesimo deriva dalla parola “Shaman”, nella lingua del popolo Tungus della Sibera, e sta a indicare “colui che conosce”.
Chi è lo Sciamano?
L’ascolto, la comprensione e la profonda conoscenza del proprio ambiente, insieme alla percezione dell’energia che lo caratterizza, unito al profondo rispetto e meraviglia verso la natura, ha portato alla comparsa della figura di riferimento di questa disciplina: Lo Sciamano.
È la persona che sa leggere profondamente nei meandri della Natura.
In essa ogni forma vivente, ogni roccia, ogni albero ed ogni essere umano è sacro e possiede uniche peculiarità.
La prima capacità dello sciamano è saper leggere oltre il mondo delle apparenze e saper “vedere” e cogliere” l’energia che circonda un oggetto, una persona, un luogo.
Nell’immaginazione collettiva spesso gli sciamani sono uomini dal corpo dipinto, molto spesso danzanti seminudi, in tribù indigene perdute.
Nei nostri giorni gli Sciamani, sono spesso persone inserite nella nostra società che hanno intrapreso percorsi di riscoperta e conoscenza di Sé.
Lo sciamano impara a vivere nell’amore e nell’assenza di giudizio, ponendo al centro il benessere della persona nella sua totalità.
L’unico strumento utilizzato nell’approccio con il prossimo è l’amore.
Egli sperimenta prima su se stesso, e poi porta agli altri, le antiche pratiche sciamane legate alla guarigione fisica, emotiva e spirituale.
Attraverso la sua tecnica lo sciamano conduce l’individuo a una ri-connessione con i bisogni primari, liberandolo da tutti i condizionamenti imposti dalla società odierna.
Tramite le pratiche sciamaniche l’individuo intraprende un percorso guidato che consentirà una nuova connessione con la natura. Beneficiando della sua forza, bellezza e energia, fino a essere in grado di liberarsi da paure, giudizi e limiti.
La via sciamanica è un percorso spirituale che si discosta totalmente dalla religione, in quanto essendo totalmente connesso ai cicli della natura si esprime con la stessa modalità.
Lo sciamanesimo e i sogni
“Il sogno è l’aereo a reazione degli sciamani” disse “Il Nagual Elios era un sognatore. Era capace di creare e proiettare quello che gli sciamani chiamano il corpo sognante, o l’altro, e poteva essere contemporaneamente in due luoghi lontani tra loro.”
Carlos Castaneda “Il Potere del Silenzio”.
Il sogno è per l’essere umano qualcosa di molto difficile da comprendere. Per gli occidentali ancora di più, visto che basano tutto sull’attività del cervello come se fosse lui solo a creare i sogni.
Lo sciamanesimo basa la propria conoscenza sullo stato di sogno che si divide in tre parti.
Esiste il sogno nello stato di veglia, che noi conosciamo come “sognare ad occhi aperti” chiamato “insognazione nello stato di veglia (Tonal)”. Che poi va verso uno stato sognante (Il Nagual – per noi occidentali l’inconscio).
Un altro stato di sogno è quello notturno dove lo Sciamano diviene consapevole del sogno risvegliandosi in esso. Si muove nel sogno dirigendosi dove esso vuole, (dal Tonal al Nagual, cioè dal mondo di sogno al mondo di veglia).
Terzo stato di sogno, lo Sciamano entra in uno stato di trance usando le percussioni, il respiro, la danza, oppure le erbe sacre o piante che inducono alle visioni.
Molte persone ritengono di non sognare mai o quasi mai, in realtà sogniamo tutti. Perché noi viviamo costantemente in uno stato di sogno che si evidenzia attraverso l’attenzione ai nostri pensieri che continuamente ci riempiono di immagini, sogni appunto.
Facciamo una precisazione, la Mente che in noi produce i Sogni, quelli che portano alla manifestazione del processo dell’Anima, sono estremamente lucidi e chiari, pieni di dettagli importanti.
Perché al mattino mi sveglio stanco?
La piccola mente riporta, durante la notte, le immagini delle esperienze vissute durante il giorno. È lo scarico delle emozioni che tali esperienze ci hanno provocato che continuiamo a vivere perché hanno toccato delle ferite ancora aperte. Le abbiamo fotografate e registrate, in quanto nulla viene dimenticato, così che durante la notte il processo di valutazione emozionale continua imperterrito. Questo il motivo per cui al mattino ci si sveglia stanchi e ancora prigionieri dei fatti accaduti il giorno prima.
Ciò che diventa chiaro e necessario è il lavoro di riavvolgimento nastro alla sera, in modo che ci si possa preparare per la notte, sereni e rilassati.
Se la mente non sogna la realtà scompare e con essa la vita. I sogni possono venire cancellati al risveglio dalla nostra memoria, l’uomo si separa dalla propria anima, ed è un conflitto tra l’Io e il Sé.
Nell’antichità si dava molta importanza ai sogni, tanto che si basavano alcune decisioni in base al significato del sogno. In occidente il Sogno è utilizzato per giocare al lotto, la smorfia napoletana ne è un grande simbolo.
Tante persone fanno sogni profetici, sogni in cui vincono somme di denaro, mentre per gli Sciamani il Sogno è la radice dell’informazione del mondo nascosto, il mondo dove vivono tutti i nostri tesori, i nostri talenti, i nostri spiriti.
Secondo lo sciamanesimo quando evitiamo di ricordare i sogni è come se stessimo impedendo alla parte più profonda di noi di emergere, allontanandoci sempre di più dalla nostra essenza spirituale. Vale quindi la gioia di fare un viaggio sciamanico e richiamare quegli spiriti che abbiamo messo in ombra e reintegrarli nella nostra quotidianità. Questo perché possano darci la loro conoscenza che di fatto è sempre stata nostra.
Quante volte hai sognato di voler fare un altro lavoro?
Quante volte vi è capitato di mettere da parte un sogno, per razionalizzare subito la prospettiva di un fallimento in caso lo aveste seguito?
Ecco che, così facendo, avete messo in ombra il Sogno, lo Spirito che è sogno si ribellerà facendovi sentire sempre di più malinconici e tristi. Le emozioni potranno così cristallizzarsi in ciò che noi chiamiamo “malattia”.
Quanti di voi svolgono un lavoro razionale, retribuito e riconosciuto come “valido” e nello stesso tempo vorrebbero fare altro?
Continuando sicuramente si avranno delle piccole disarmonie che inascoltate possono divenire esperienze più importanti. Così lo Spirito del Sogno farà in modo di mostrarsi anche se voi ne sarete totalmente inconsapevoli.
Allora può essere d’aiuto entrare in una Visione, in un messaggio degli Spiriti che sono di fatto i nostri Sogni i nostri Talenti, e cominciare a divenire Maestri dei nostri Sogni, creando così la realtà.
La Visione è di fatto un Sogno nello stato di trance provocato dal suono del tamburo che porta il Viaggiatore/ Sciamano nel mondo dell’Ombra o Inconscio. Infatti, riporta alla Luce informazioni preziose per la sua crescita evolutiva e per il servizio all’umanità.
La simbologia del serpente
Come lo sciamanesimo anche la simbologia del serpente è molto antica, complessa e potente. Fin dai tempi antichi il serpente è stato un simbolo importante e sempre presente nella storia dell’umanità.
Per la Bibbia ha svolto un ruolo di rilievo con la prima coppia creata, Adamo ed Eva. La religione cattolica ha di fatto reso il serpente un animale di cui aver paura, inasprendo la relazione fra l’uomo e la donna. Inoltre, dando la responsabilità ad Eva di averne ascoltato i consigli e rendendo la vita degli esseri umani piuttosto dura.
Scopriremo così l’ignoranza dettata dall’infantile credenza che un animale possa di fatto compiere tale azione, quando poi risulta sotto un altro punto di vista, simbolo di guarigione e conoscenza.
Molte culture quindi hanno visto nel serpente l’archetipo della conoscenza, della cura della salute, della forza vitale sessuale creativa. Tanto si è scritto sul serpente e tante sono state le associazioni con la capacità di “profetizzare” tanto che le Profetesse o Pizie erano chiamate anche “Pitonesse”.
A Delfi la Pizia portava i messaggi a chi si recava in cerca della propria Visione. La leggenda narra che il Dio Apollo ricevette in dono l’oracolo da altre divinità come Pan o Zeus. Poi dovette lottare con serpente-dragone Pitone guardiano dell’oracolo che apparteneva al culto della Grande Madre “Gea” uccidendolo.
Poi scontò la pena e torno trionfante a Delfi trasformato in delfino, i Greci credevano che Delfi fosse il centro del mondo e gente da ogni dove arrivava per ricevere oracoli e predizioni. Infatti, all’entrata del Tempio di Delfi predominava la scritta: “Conosci te Stesso”.
Il serpente rappresenta la ricerca dell’inconscio
Possiamo così comprendere che il serpente per il fatto che vive rintanato sotto terra, nell’oscurità, sia il rappresentante della ricerca nell’inconscio, nella parte oscura, nell’ombra. Attraverso il suo “sentire” avendo una vista poco attiva, simboleggia la capacità insita in ognuno di noi, di poter “vedere” con altre modalità, e conoscere noi stessi.
In Egitto i serpenti rappresentavano la forza di protezione, di guarigione e di rinascita. Il cobra era il simbolo del potere regale ed era spesso usato come decorazione per i copricapi e i bastoni dei re a rappresentare la sovranità del Faraone. Associati all’immortalità erano simbolo anche di rinascita e trasformazione.
Nella medicina il serpente è visto come la possibilità di trasformazione di uno stato di salute all’altro. Uno stato di guarigione dal momento in cui crescendo lascia la pelle vecchia per quella nuova. Metaforicamente esprime la possibilità di cambiare la propria situazione salutistica e rinascere a sè stessi completamente rinnovati.
Per il popolo dell’India il serpente corrisponde all’energia vitale sessuale la Kundalini. Rappresentato alla base della colonna vertebrale, acciambellato e in attesa di risvegliarsi per salire lungo la spina dorsale attraversando i centri energetici chiamati Chakra. Fino ad arrivare alla sommità della testa connettendosi con l’energia che scende dall’alto e portare vitalità nel corpo umano, animandolo.
L’Uroboro è un segno antico, che riproduce un serpente che si morde la coda. Il significato di questo simbolo in alchimia e nelle antiche tradizioni magiche egizie porta al cosmo che tutto comprende, che sempre si rinnova, in cui ogni parte è connessa con l’altra in un ciclo eterno di morte e rinascita.